Karen Khachanov è il protagonista della serata al Roland Garros 2019. Il russo ha infatti eliminato Juan Martin Del Potro in quattro set (7-5 6-3 3-6 6-3), conquistando così l’accesso ai quarti di finale dove sfiderà Dominic Thiem. Un successo importante anche in “ottica italiana”: il risultato di Khachanov infatti avvicina Fognini ad uno storico approdo in top-10. Solo Wawrinka infatti adesso potrebbe superare il ligure vincendo il torneo: una possibilità tutt’altro che semplice, visto che verosimilmente l’elvetico dovrebbe battere in pochi giorni Federer, Nadal e Djokovic in sequenza.
(10) Khachanov b. (8) J.M Del Potro 7-5 6-3 3-6 6-3
Il primo set è il parziale delle occasioni perse per Del Potro, che tra quinto e undicesimo game non sfrutta cinque palle break. Alla fine Khachanov si garantisce il tiebreak a fatica e alla prima vera occasione trova il break per il 7-5 che lo porta in vantaggio. L’argentino accusa il colpo, perdendo il servizio subito a inizio secondo set e rischiando di subire anche il terzo break consecutivo. Il russo invece non concede niente nei proprio turni di battuta e con grande personalità chiude sul 6-3 portandosi avanti 2-0.
DelPo però è un vero combattente, alle prese con percentuali al servizio non eccelse. In apertura di terzo set l’argentino sfrutta la prima palla break dalla fine del primo parziale e allunga, salvo poi concedere l’immediato controbreak per il 2-1. Qualcosa però inizia a tremare nella solidità di Khachanov, che concede un altro break nel sesto game: tra mille sofferenze, Del Potro annulla altre due palle break e chiude sul 6-3 portando la partita al quarto. La stanchezza inizia a farsi sentire e le palle break fioccano: Khachanov ha il merito di salvarsi nel primo game per poi strappare il break che si rivelerà decisivo e salire 2-0. Del Potro rimane in partita salvando palla break nei due turni di battuta successivi, ma il russo non trema e non concede più nulla andando a chiudere sul 6-3 dopo tre ore 9 minuti di battaglia.
(4) Thiem b. (14) Monfils 6-4 6-4 6-2
La partita inizia nel modo peggiore per Monfils, che racimola appena due punti nei primi due turni di servizio. In men che non si dica Thiem vola così sul 4-0 e nonostante un passaggio a vuoto che lo porta a perdere a sua volta il servizio a zero nell’ottavo gioco, l’austriaco chiude sul 6-4 in 31 minuti concedendo davvero le briciole negli altri turni di battuta. Il secondo set scorre via con decisamente più equilibrio, senza l’ombra di una palla break in tutto il parziale nonostante un primo turno al servizio abbastanza complicato per Thiem. Il punto di svolta arriva nel nono game, dove l’austriaco con grandissimo cinismo converte l’unica palla break di tutto il set portandosi a servire sul 5-4 per poi chiudere a zero.
Monfils accusa il colpo nel terzo set: il francese non concede palle break in un primo game da dieci punti, ma cede nel terzo gioco e Thiem si porta facilmente sul 4-2. Il doppio break sul 5-2 manda i titoli di coda, con l’austriaco che chiude in un’ora e 48 minuti. A fine partita la testa di serie numero 4 chiude con un buon 79% di punti con la prima palla e si difende con la seconda, contro il 42% di Monfils con la seconda.