“Una sconfitta che brucia, ma che mi servirà per migliorare”. Questo l’atteggiamento con cui Matteo Berrettini ha reagito all’eliminazione al secondo turno del Roland Garros 2019 contro il ventenne norvegese Casper Ruud. L’azzurro ha ceduto in maniera netta quanto imprevista in tre set dopo due ore e ventidue minuti di gioco con il punteggio di 6-4, 7-5, 6-3.
La prestazione piuttosto sottotono messa in campo quest’oggi, viene ammessa anche dallo stesso Berrettini: “Riguarderò il match – dice – la chiave tattica è stata che nei game di servizio il mio avversario mi ha sempre messo pressione facendomi male con il diritto. Questa partita l’ho persa prima di tutto sul piano nervoso, non ero carico come al solito. Ci ho pure provato sino alla fine, ma non ero brillante. In fondo la sfida si è decisa su pochi punti, bastava poco per farla girare a mio favore”.
Il romano ha concesso sin troppe chance sul proprio servizio al suo avversario. Ben quindici le palle break per Ruud: “Se avessi sfruttato le due occasioni sul suo turno di servizio che ho avuto sul 3-3 del secondo set, poteva cambiare tutto. Bravo lui a mettere a segno un ace di seconda e un bel diritto vincente. Io invece nei turni di battuta ceduti ho commesso qualche errore di troppo. Due volte ero avanti 40-15 e ho sprecato il vantaggio”.
“Nelle ultime settimane ho giocato molto affrontando tanti avversari forti, Zverev, Schwartzman, Kohlschreiber, Pouille. A Roma ho raggiunto il terzo turno e per noi italiani è un appuntamento molto sentito, è un torneo che ti porta via tante energie. Il risultato è che oggi avevo poca benzina, soprattutto dal punto di vista mentale. Ma ripeto, da queste sconfitte bisogna imparare e poi ripartire” conclude Berrettini.