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Matteo Berrettini supera il primo scoglio al Roland Garros 2019. Il 23enne romano fatica ma piega in quattro set l’ex top-40 Pablo Andujar dopo quasi tre e ore mezza di battaglia. “Mi sono sentito abbastanza in difficoltà in tutta la partita – ammette Matteo – anche se dopo il terzo set è andata un po’ meglio. Per fortuna sono stato bravo a tirarmi su con le mie armi migliori, servizio e diritto e a rimediare ad una match che si era complicato. Sono soddisfatto proprio di questo aspetto: è l’obiettivo che ci siamo posti con il il mio staff, vincere anche quando non gioco al massimo delle mie possibilità”.
La crescita di Berrettini, dodici mesi dopo l’esordio proprio al Roland Garros in un tabellone principale, è evidente: “L’asticella si è alzata e c’è più tensione ma se vuoi arrivare sempre più in alto fa parte del gioco. Rispetto a un anno fa sono cresciuto nel tennis e nella mentalità. Infatti oggi sono stato lucido nei momenti importanti dell’incontro e di fronte c’era un avversario molto esperto. senza contare che il tennis al meglio dei cinque set e tutta un’altra cosa”. Al prossimo turno sarà sfida con il norvegese Casper Ruud con un eventuale terzo turno contro Federer: “Penso al prossimo match ma il tabellone lo guardo, certo. Oggi vedendo Lorenzo sul centrale pieno di gente che affrontava Federer mi sono emozionato. Sono esperienze uniche”.
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