Con una prestazione di altissimo livello, Serena Williams supera col punteggio finale di 6-3 6-4 la testa di serie numero 11 del torneo, Julia Goerges, conquistando così l’accesso agli ottavi di finale del Roland Garros 2018.
Prestazione maiuscola sotto tutti i punti di vista per l’americana, che arriva così al meglio dal punto di vista morale alla prossima sfida, che la vedrà opposta alla sua acerrima rivale Maria Sharapova. Goerges non aveva oggi le armi per dare fastidio ad una Williams incredibilmente aggressiva e precisa, che le ha permesso di vincere la partita prima dal punto di vista psicologico e poi sul campo.
I PRECEDENTI – Piuttosto lontani sono oramai gli unici precedenti prima di oggi, che risalgono al 2010 e al 2011. Dei due, entrambi vinti dall’americana, il secondo nel torneo di Toronto, può essere solo parzialmente indicativo il primo, giocatosi proprio sui campi del Roland Garros, quando Williams vinse con un doppio 6-1 al secondo turno.
A questa terza sfida, le due arrivano in un momento storico completamente diverso, con Williams scesa al numero 451 della classifica dopo l’inattività per la gravidanza e al settimo match in totale nel 2018, in condizioni fisiche inevitabilmente non al meglio e con una fiducia nei colpi che ancora non si è vista con costanza, sia sul cemento americano a marzo, che nei primi due match al Roland Garros. Dal canto suo, la Goerges arriva da numero 11 del mondo alla sfida, con già tanti match all’attivo sulla terra e una finale persa in quel di Charleston.
LA CRONACA – Come prevedibile, sin dalle prime battute si capisce come il servizio debba necessariamente aiutare la ex numero 1 del mondo, nella speranza di metterla subito in condizione di comandare le operazioni da fondo campo, per poi tentare di tenere gli scambi il più brevi possibile. Goerges, invece, cerca subito di muovere la propria avversaria, chiamandola a rete anche con l’utilizzo della palla corta.
Effettivamente la statunitense si vede costretta ai vantaggi già dal primo turno di battuta, riuscendo però a difenderlo senza concedere palle break. Approccia al match con grande attenzione e lucidità infatti Williams, forse anche più in fiducia dopo la prima vittoria dell’anno al terzo set contro Ashleigh Barty.
La tedesca, dopo un ottimo primo turno di battuta, deve infatti fare i conti con la grinta dell’avversaria, che sfrutta alcuni errori della testa di serie numero 11 del seeding e con un bellissimo dritto vincente in corsa riesce a concretizzare la quarta palla break, issandosi dopo un buonissimo turno di battuta, sul 4-1.
Nonostante le difficoltà negli spostamenti lunghi, Williams riesce a tenere in mano le redini nel match, continuando appunto a spingere sin dal primo colpo dopo il servizio, trovando a volte il vincente diretto, altre volte un’avversaria che invece non riesce a difendersi, incappando in inevitabili errori.
Mette enormemente in difficoltà la tedesca la strategia di Williams: Goerges risente di tutto questo anche a livello mentale, non mostrandosi in grado di trovare contromisure e cercando spesso di chiudere, vanamente, i punti in maniera più frettolosa, perdendo dunque anche ritmo da fondo campo.
Dopo 32 minuti di buonissimo tennis, con un atteggiamento tattico ed agonistico encomiabile, Williams chiude il primo set per 6-3, conservando l’unico break di vantaggio con ottimi numeri al servizio, di cui l’89% di realizzazione sulla prima (16/18) e il 56% con la seconda. Non bastano 7 ace invece alla Goerges, che paga il break subito, non riuscendo, per le ragioni tattiche elencate sopra e per le statistiche dell’avversaria (10 vincenti e 3 non forzati), a rimettere in discussione il parziale.
Non cambia minimamente la situazione con l’iniziare del secondo set. L’americana è ancora impeccabile in fase di spinta e alla prima occasione, anche nei turni di risposta, riesce a fare la differenza con la sua potenza e la profondità odierna. Goerges rimane inizialmente a galla solamente con la prima di servizio, ma una volta iniziato lo scambio ha davvero poche chance.
Prova a difendersi anche alzando di più la traiettoria con il top spin la numero 11 del mondo, ma la campionessa del Michigan ha pochi problemi a colpire vincenti oggi, soprattutto col diritto. Come nel primo set, al secondo turno di battuta dell’avversaria, Williams si porta avanti di un break. Dopo 53 minuti di partita, per l’americana arriva però anche il primo vero passaggio a vuoto, che coincide con una serie di errori non forzati che rimettono subito in partita la teutonica.
Tra le notizie positive di oggi riguardanti Serena Williams c’è anche però la reazione al break subito. Con la sua carica agonistica degna dei tempi migliori, la tre volte campionessa del Roland Garros, risale immediatamente in cattedra nel game di risposta lasciando impotente la 29enne di Bad Oldesloe e, con quattro vincenti, torna avanti nel punteggio, tenendo anche il turno di battuta successivo per distanziarsi sul 4-2.
La situazione rimane chiara: quando Williams tiene un rendimento alto al servizio come quello di oggi, e trova un’avversaria non in grado di prolungare gli scambi e permettere dunque che le difficoltà fisiche della campionessa a stelle e strisce vengano fuori, ha ancora la possibilità di fare la differenza grazie alla sua grande potenza. Ed è proprio per queste ragioni che, consolidato in break, di fatto il match si chiude, con la statunitense che chiude la pratica dopo un’ora e 15 minuti con il punteggio di 6-3 6-4.
In attesa della migliore forma fisica, quella di oggi è la migliore prestazione di Serena Williams dal rientro: 20 vincenti e 12 non forzati, 30 su 35 punti vinti con la prima di servizio ed un vigore agonistico degno del suo nome. Lasciando da parte il risultato che la ex dominatrice del tennis femminile otterrà al termine di questo Roland Garros, l’ottavo raggiunto è già un buon risultato e dimostra, nella maniera in cui oggi è maturato, che quando Williams ha la possibilità di comandare il match, ha ancora un certo vantaggio psicologico nei confronti delle avversaria.
Per metterla in difficoltà serve poter allungare gli scambi, ma per farlo serve una grande personalità e quando da questo punto di vista ad emergere è la statunitense, tutto questo la rende ancora una giocatrice difficile da affrontare. Raggiante al termine del match Williams, che oggi ha forse compreso di potersi togliere ancora qualche soddisfazione nel circuito, soprattutto se dovesse ritrovare una buona forma fisica.