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Si ferma al primo turno l’avventura di Sara Errani al Roland Garros 2018. Sul Philippe Chatrier, Alize Cornet porta a casa il match di primo turno col punteggio finale di 2-6 6-2 6-3 dopo 2 ore esatte di partita. La francese vede premiata la sua reazione dal secondo set in poi, dopo aver perso il primo parziale in balia di una Errani nettamente più pronta agonisticamente e dunque più convinta delle proprie possibilità. La numero 74 del mondo non ha però saputo reagire a sua volta all’accelerazione di Cornet, che ha trovato nel rovescio un’arma preziosissima: la numero 32 del tabellone, al secondo turno, se la vedrà contro la vincente del derby francese tra Chloe Paquet e Pauline Parmentier.
I PRECEDENTI – Era l’ottavo precedente tra le due quello di oggi. In vantaggio la Errani per 4-3, grazie alle quattro vittorie consecutive tra il 2012 e il 2014, in quello che rimane il miglior periodo della sua carriera. Ha vinto invece gli ultimi due precendenti prima di oggi Alize Cornet, a Wimbledon 2016 e Roma 2017. Non un 2018 esaltante quello delle due tenniste: stabile al numero 33 del mondo,Cornet ha i due migliori risultati nei due quarti di finale a Bisbane e Charleston. Meglio Errani, che nel mese di febbraio sembrava poter risalire le classifiche con la vittoria nel 125K di Indian Wells, ma che poi non ha ritrovato la stessa fiducia, complice anche una condizione non perfetta, che ne ha condizionato anche il torneo di casa agli Internazionali Bnl d’Italia, fermandola alla 74esima posizione del ranking prima del Roland Garros.
PRIMO SET – I precedenti sono molto indicativi per capire che molto nel match dipende dalla continuità e dalla profondità dei colpi dell’azzurra, che proprio nell’intensità costante aveva trovato l’arma più importante nel miglior periodo della carriera. In avvio di match, infatti, Errani fa la differenza proprio in questo aspetto, riuscendo a spingere molto bene soprattutto col diritto per muovere molto bene una Cornet abbastanza in difficoltà, dovuta sicuramente anche alle poche partite giocate nell’ultimo periodo, una sola nel mese di maggio, in quel di Madrid. Riesce ad essere molto più aggressiva e precisa la ex finalista del Roland Garros in risposta grazie alla poca spinta di Cornet, che non riesce ad incidere e si vede poi subito costretta a difendersi, o attaccare in condizioni precarie per provare ad uscire dallo scambio, cadendo in diversi errori, che dopo pochi minuti ne pregiudicano irrimediabilmente il primo set, con uno svantaggio di 3-0 e due break subiti. La transalpina mette a segno anche delle risposte vincenti contro il servizio piuttosto morbido di Errani, ma le disastrose percentuali di realizzazione al servizio (46% sulla prima, 38% sulla seconda) la condannano a cedere il primo parziale per 6 giochi a 2, di fronte ad una Errani che nei 35 minuti iniziali commette solamente 3 errori non forzati, a differenza dei 13 della transalpina. Non si muove molto velocemente sul campo Cornet, mentre Errani mostra una buona fiducia nei propri colpi oltre che una grande lucidità dal punto di vista tattico. La 31enne azzurra riesce spesso a difendersi con delle palle alte in topspin, per poi passare alla fase offensiva, mettendo spesso i piedi in campo e mostrandosi in grado di chiudere il punto nella miglior maniera possibile, utilizzando spesso anche la palla corta.
SECONDO SET – Non cambia la dinamica del match nei primi game del secondo set, con la numero 74 del mondo avanti subito di un break. Sotto 6-2 2-0, la tennista di casa ritrova però pian piano le energie, spinta anche dal pubblico del Philippe Chatrier: Il rovescio lungolinea di Cornet comincia a far male ad una Errani meno incisiva e profonda negli scambi. Il parziale torna così in equilibrio e trova il suo momento decisivo nel sesto game, quando avanti 40-30 Errani perde una scambio durissimo, fino a subire poco dopo un altro break, che cambia radicalmente la partita. E’ la francese che ora è penetrante dei colpi e riesce a mettere i piedi in campo, collezionando vincenti su vincenti, per un totale di 14 alla fine del parziale. L’italiana deve invece strafare per tornare in partita, ma tutti i tentativi si rivelano vani, con 14 errori gratuiti alla fine del parziale che sono l’emblematica dimostrazione della trasformazione del match, che dopo un’ora e 12 di partita ed un secondo 6-2, questa volta a favore della numero 32 del seeding, arriva al terzo e decisivo parziale.
TERZO SET – Errani interrompe con grande cuore la striscia di sei giochi consecutivi persi nel secondo parziale, conquistando un prezioso break all’inizio del parziale decisivo. Ma ormai, Cornet è entrata prepotentemente in partita e le percentuali positive al servizio per Errani nel primo set sono solamente un lontano ricordo. Anche fisicamente appare più in forma la francese, mentre il piano della sua avversaria rimane abbastanza monotematico e difficilmente realizzabile come nel primo parziale se la maggior parte dei colpi si rivelano corti, permettendo alla numero 33 del ranking di prendere in mano le redini del gioco. Per la francese arriva un altro parziale di quattro giochi consecutivi che sembra porre fine a tutte le speranze di Errani, sotto 4-1 nel set decisivo. Ma poco dopo, si spostano ancora gli equilibri del match, con l’azzurra che tiene un decisivo turno di battuta prima e torna a conquistare un break poi, sfruttando le difficoltà sulla gamba sinistra fasciata della sua avversaria, che fatica a spingere col servizio. Ma il 56% di prime in campo di Errani nel terzo parziale le è fatale. Al servizio per impattare sul 4-4, l’azzurra subisve quattro grandissime risposte, che portano all’ultimo e decisivo break: nell’interminabile nono gioco, la ex numero 11 del mondo ha bisogno di ben cinque match point, prima di chiudere col punteggio finale col 2-6 6-2 6-3, dopo esattamente 2 ore di gioco. Non è bastato a Errani un primo ottimo set per mettersi al sicuro contro la tennista di casa, che ha cambiato in maniera decisiva gli equilibri della partita grazie alla ritrovata aggressività col rovescio, che nel primo set era stato enormemente falloso: proprio dall’attitudine della transalpina è derivata la minore fiducia dell’azzurra, prima di tutto sul servizio, spesso investito dalle risposte vincenti dell’avversaria, e poi anche sugli scambi, in cui sono arrivate troppe imprecisioni, 25 negli ultimi due set gli errori, dopo i soli 3 del primo parziale.