“Non ho nessun mental coach, magari sto maturando io all’età di 25 anni e non è nemmeno tanto tardi. Da due mesi a questa parte credo nelle mie potenzialità oltre al lavoro che c’è dietro: è scattato quel click utile per compiere il salto“. Sono queste le parole di un ovviamente raggiante Marco Cecchinato dopo la semifinale raggiunta al Roland Garros 2018 dopo l’impresa su Novak Djokovic al termine di un clamoroso tie-break: “Sulla volèe sul mio match point ho visto i fantasmi: pensavo di averlo passato. Ho avuto tanta tensione ma penso di aver giocato con lucidità. Avevo il cuore che batteva a mille, non era facile. Mi tremava la mano ma ho avuto tanto coraggio”.
Dopo i primi due set portati a casa, il serbo sembrava poter capovolgere la partita prendendo il largo nel quarto: “Pensavo che il mio Roland Garros potesse finire. Sono stato bravo a ripartire perché avevo avuto un calo ma penso sia stato normale. Ho giocato due set ad un’intensità nuova per me. Al quinto forse sarebbe stato lui il favorito – ha confessato Cecchinato – Se firmerei per perdere con Nadal in finale? Col sangue, come farebbero tutti ma adesso voglio godermi questo momento. Nei prossimi giorni penseremo alla semifinale perché oggi ho sprecato tante energie”.
“Quarant’anni dall’ultima semifinale Slam? Sinceramente non lo sapevo, spero che tutta l’Italia sia felice e sono contento di aver scritto un pezzo di storia”, ha concluso il siciliano che non vuole smettere di sognare: venerdì affronterà Dominic Thiem.