“Sono molto contento, il primo slam in tabellone di diritto, prima volta tre su cinque sulla terra: esperienza importante. A Roma ho sentito molto di più l’emozione rispetto a qui, là mi tremavano le gambe”. Matteo Berrettini è contento dopo la vittoria nel primo turno del Roland Garros contro Otte, un successo che diventa il primo a livello slam per il tennista romano. “Sono partito con tanti pensieri in testa, ma sono stato bravo a riuscire a reagire e a mettere un po’ di ordine – ha sottolineato Matteo nella conferenza stampa post partita – Nel primo set mi sentivo che stavo giocando bene, che c’era margine e che lui avrebbe sofferto il mio gioco. E così è stato”.
Berrettini che nel momento decisivo ha deciso lui di menare le danze: “Nel quarto set mi sono detto di andare a vincerla io la partita senza farlo rientrare. Tabellone? L’ho guardato e mi sono detto di fare una partita alla volta. Ci sono sempre più sorprese, le teste di serie adesso sono un po’ più in difficoltà. Mi godo questa vittoria e penso di potermi giocare anche il secondo turno. Gulbis o Muller? Sono due giocatori con cui non ho mai giocato, non so con chi posso fare meglio”. Inevitabile parlare dei passi da gigante fatti dall’azzurro in quest’ultimo anno: “Il colpo che ho migliorato di più nell’ultimo anno è la risposta – ammette l’allievo di Vincenzo Santopadre – Di rovescio mi sento molto migliorato, non sarà mai il colpo con il quale farò il punto però sì, direi rovescio e risposta. Posso avere un determinato livello però devo mantenerlo per tanto tempo, a questi livelli qui devi farlo per tanto tempo perché la partita può cambiare da un momento all’altro”.