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Lo Slam numero 20, la gioia e le lacrime per scaricare la tensione. Sì, perché Roger Federer ha confessato di aver vissuto questi Australian Open 2018 tra vittorie e nervosismo. “Contro Berdych pensavo di perdere, sentivo che una sconfitta sarebbe arrivata. Non ero negativo, né mi sentivo male: semplicemente me l’aspettavo – ha detto ai giornalisti in conferenza stampa – Dopo la semifinale con Chung ho preso sonno alle tre del mattino e dal giorno dopo ho cominciato a pensare a come avrei affrontato Cilic, alle emozioni di vincere il ventesimo Slam e alla delusione di perderlo. Sono state 36 ore difficili”.
Una finale giocata sotto il tetto: “Positivo per me? Non so, però mi ha dato fiducia visto che il mio primo titolo è arrivato indoor. Non credevo che la regola valesse anche per il serale“. E nel quinto set, dopo aver perso il quarto in rimonta, Federer afferma di aver cercato “di vincere un game dopo aver perso quattro consecutivi. Mi sono aggrappato al servizio e ho fatto valere la mia esperienza”.
Ma qual è la ricetta per essere così vincente a 36 anni? “Avere un grande team aiuta, si divertono a viaggiare con me e mia moglie rende tutto questo possibile. Senza di lei mi sarei ritirato anni fa. Non riesco a credere di aver vinto tre slam in un anno, la programmazione è importante. L’età è solo un numero e mi aspettano ancora grandi momenti. Spero di tornare qui il prossimo anno”: