Roger Federer è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, in collegamento con lo studio delle Atp Finals di Torino. Il fuoriclasse di Basilea ha toccato diversi temi, partendo ovviamente dalla strada verso il suo ritorno in campo. “E’ un po’ triste e frustrante questa situazione, ma sto bene e sapevo a cosa andavo incontro con l’operazione – ha spiegato il 40enne – Devo fare un passo alla volta, mi concentro sulla riabilitazione. Ho imparato in questi anni che non posso avere fretta, l’importante è tornare e farlo a 40 anni o a 41 non cambierà molto. Sto camminando, sto per tornare a guidare. In questo momento sono felice di essere un papà e di tornare a guidare, ma spero di poter giocare ancora. Poi un giorno penserò ad essere commentatore o allenatore, ma spero che sia tutto il più lontano possibile.”
Ivan Ljubicic, presente in studio e allenatore di Federer, ha chiesto allo svizzero un pensiero sulla situazione legata a Peng Shuei: “Spero che stia bene, è bello che tutta la famiglia del tennis si sia riunita intorno a lei. Sono in questo mondo da 25 anni e sono legato a tutti i giocatori, spero che arrivino presto buone notizie.”
Sulla possibilità di vederlo in futuro alle Finals di Torino: “Mi piacerebbe giocare a Torino, sarà difficile l’anno prossimo perchè mancherò nella prima parte della stagione. Vedo tante analogie con Londra, sia per contesto che per superficie ma sono certo che l’Italia stia dando quel tocco in più al torneo. Ho giocato le Finals anche a Houston e Shanghai, ma mi piacerebbe molto giocare a Torino. Amo venire in Italia, sono stato a Milano quest’anno ma spero di venire più spesso in futuro. Wimbledon? Forse c’è ancora una piccola possibilità di giocarlo nel 2022, ma avrò idee più chiare verso aprile o maggio.”
Federer è stato anche interrogato sul momento del tennis italiano, a cominciare dall’infortunio di Berrettini: “Spiace molto per quello che è successo a Berrettini, anche se Sinner lo ha sostituito al meglio e si è dimostrato già pronto. Matteo può vincere uno Slam, è un giocatore consolidato che vince tante partite. Non è più una sorpresa, per lui vedo un ottimo futuro e ci sarà più spazio per i nuovi. Questo vale anche per Sinner e Musetti, l’Italia ha un’incredibile generazione di talenti senza dimenticare Fognini. Spero che possano fare quell’ulteriore passo, senza mai accontentarsi.”
“Il gioco sta diventando sempre più veloce, è vero – ha proseguito – Sempre più giocatori sono fortissimi su entrambi i lati, trovano un equilibrio incredibile e vedremo sempre più giocatori di questo livello. E’ incredibile come tanti giocatori siano migliorati tantissimo, penso a Zverev e Medvedev.” Sulla partita di stasera, la semifinale tra Djokovic e Zverev, Federer si sbilancia: “Penso che alla fine Novak troverà un modo per vincere, ma anche Zverev sta giocando molto bene e sembra molto concentrato in questo torneo. Alle Olimpiadi Novak forse era stato troppo aggressivo, ad ogni modo si sfidano due dei migliori rovesci al mondo.”