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Renzo Furlan ha recentemente concesso una lunga e piacevole intervista all’emittente Radio Olympia, dialogando sull’evoluzione del tennis moderno. L’ex tennista ed attuale coach ha offerto un giudizio personale riguardo svariati argomenti, a partire dalla nuova formula della Coppa Davis, passando per l’exploit del movimento tennistico italiano, sino ad arrivare ai talenti del futuro. Di seguito alcuni estratti salienti dell’intervista.
RIPARTENZA ATP E WTA – “Il tennis è ripartito, anche se solo con gli allenamenti. Stiamo cercando di verificare attraverso la preparazione quelli che saranno i tornei. La ripresa dei circuiti ATP e WTA dovrebbe avvenire fra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto, anche se personalmente credo che sia una previsione fin troppo ottimistica“.
NUOVA FORMULA DELLA COPPA DAVIS – “Credo che la maggior parte dei tennisti direbbe di essere favorevole alla vecchia edizione della Coppa Davis, seppur io creda che il nuovo format sia migliore. Si ha la possibilità di ammirare tutti i più forti giocatori del mondo in un unico luogo, anche se naturalmente la formula non è esente da miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda gli orari. L’organizzazione di questa nuova Coppa Davis è complessa, ma credo che migliorerà di anno in anno“.
EVOLUZIONE DEL MOVIMENTO ITALIANO ED INTERNAZIONALE – “L’Italia è estremamente competitiva. Berrettini è al top della forma e fra i primi 10 del mondo. Fognini è un grande talento ma si è appena operato, mentre Sinner è in condizione straordinaria. L’Italia ha i mezzi per far davvero molto bene. Cina, Stati Uniti e Canada stanno investendo moltissimo nel tennis, stanno tirando fuori tantissimi talenti giovani, come Raonic, Shapovalov, Auger-Aliassime, Andreescu, Bouchard. In Europa c’è la miglior scuola del mondo, ma le nazioni economicamente più abbienti hanno un vantaggio in più“.
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L’IMPORTANZA DEL LAVORO MENTALE – “Ogni giocatore ha bisogno di una base di talento indiscussa per evolversi, così come una base fisica solida. Ciò che fa la differenza, però, è la mentalità, la ‘testa’. Nadal e Djokovic, ad esempio, sono due giocatori che fanno una differenza micidiale da questo punto di vista. Djokovic è estremamente motivato, seppur abbia 32 anni, credo che sarà ad alti livelli ancora per un pò“.
GIUDIZI SU KYRGIOS E SHARAPOVA – “Kyrgios è un grande talento, ero convinto arrivasse fra i primi cinque del mondo. Al suo talento, però, non corrisponde altrettanta motivazione: ha espresso soltanto il 40% del suo tennis. Sharapova ha trovato sulla sua strada le Williams e Azarenka, che hanno limitato il suo meraviglioso potenziale, ma ugualmente non le si può dir nulla dal punto di vista tennistico“.
TALENTI DEL FUTURO – “Due o tre anni fa avrei citato Kyrgios come potenziale campione Slam. Adesso menziono Thiem, Tsitsipas e Zverev, che sono di certo le stelle del futuro. Credo però che Sinner possa raggiungere obiettivi straordinari, credo abbia un potenziale maggiore rispetto agli altri tre citati“.
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