“Jasmine sa gestire la pressione, e per noi non cambia di una virgola il programma di lavoro. Carpe diem. Un giorno per volta. Stop, non si va oltre. Noi non guardiamo mai il tabellone, qualsiasi torneo giochiamo. Solo il primo turno. Cosa ci penso a fare ai quarti, se non supero i primi quattro turni?”. Queste le dichiarazioni a ‘Repubblica’ di Renzo Furlan, coach di Jasmine Paolini, dopo la finale raggiunta dall’azzurra a Wimbledon con tanto di best ranking (numero 5). “Vinta una partita, ci si concentra sulla successiva. Non si sgarra, siamo fatti così e lavoriamo così nel team – ha proseguito – Non parliamo con le altre tenniste, perché dovremmo? Abbiamo, chiamiamola così, la nostra bolla. Adesso bisogna fare solo una cosa: recuperare le energie perché la stagione è lunga, ancora molto lunga”. Per Furlan “la vera svolta è stata l’anno scorso, quando Jasmine è entrata tra le prime trenta del mondo – ha concluso – Entrando tra le prime trenta si diventa teste di serie. Cosa voglio dire? Che se andate a guardare i risultati di Jasmine, prima, vedrete che ha sempre trovato delle giocatrici forti al primo turno. Evitate le rivali toste, Jasmine è avanzata nei tornei, ha preso fiducia in se stessa e lo stiamo vedendo”. L’altra svolta invece è arrivata al Masters 1000 di Dubai. “Vincerlo le ha regalato la definitiva botta di consapevolezza”, ha concluso l’allenatore dell’azzurra.
Renzo Furlan: “Jasmine Paolini sa gestire la pressione. Non guardiamo mai il tabellone”
Renzo Furlan - Foto Ray Giubilo