“Se sono il migliore della storia? Alla fine le statistiche le devono analizzare le persone che conoscono bene la storia del tennis. Sinceramente mi importa poco, sono felice della mia carriera ma è chiaro che ad oggi sono uno dei due migliori tennisti di sempre”. Rafael Nadal con la vittoria del suo tredicesimo Roland Garros in carriera si è portato a quota venti Slam diventando, insieme a Roger Federer, il tennista che ne ha vinto di più. Insieme allo svizzero e a Djokovic, il maiorchino ha dato vita a una triplice rivalità leggendaria: “Vedremo che cosa farà Novak, cosa farà Roger quando tornerà e cosa farò io. Credo che ci sarà tempo per analizzare tutto quando avremo concluso le nostre carriere ed emettere un verdetto chiaro. Ogni volta che vado a Parigi penso sempre che c’è la possibilità di non vincere. Si può pensare che sia quasi normale che io vinca il Roland Garros ma la normalità è non vincere e lo tengo sempre a mente. Di sicuro è stata l’edizione più difficile considerando le condizioni e il fatto che negli ultimi sei mesi la mia preparazione a livello di tornei è stata quasi nulla”, ha spiegato il tennista ai media spagnoli.
Nadal prova a spiegare cosa a trentaquattro anni fa la differenza nell’ambito del mantenimento di un livello di performance così alto: “Ho avuto la fortuna di avere una famiglia e un team fantastici nel corso della mia carriera, che mi hanno aiutato nei momenti in cui avevo più bisogno. Inoltre avere una personalità più stabile, per cui non mi sovraeccito quando le cose vanno bene, né sono eccessivamente negativo quando invece vanno male, mi aiuta a vivere le cose con un po’ più di tranquillità e mi fa andare avanti. Alla fine tutto si riassume in qualcosa di più semplice che è la passione per quello che si fa”. Infine una battuta sul rapporto con Roger Federer: “Io e Roger abbiamo un ottimo rapporto da anni, c’è grande stima. Abbiamo condiviso molti dei momenti più importanti delle nostre carriere sfidandoci e alla fine si è creata una rivalità che è andata oltre il tennis e questo lo apprezziamo entrambi. Raggiungerlo a 20 Slam significa molto per me”.