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“Sinner è molto umile ed è importante perché così può migliorare. Ha un talento incredibile e possibilità di vincere qualcosa di importante. C’è anche Berrettini, credo che l’Italia abbia fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni”. Lo ha dichiarato Rafael Nadal nel corso dell’intervista di Gianni Valenti per il Festival dello Sport. Un incontro che ha visto il 34enne soffermarsi anche sul tema ritiro (“Quando arriverà quel momento ne sarò cosciente, non sono spaventato. Sono ancora felice di giocare a tennis”) e del record dei 20 Slam di Federer: “Ma non la vivo come un’ossessione, non credo che sarei più felice superando Roger – sottolinea, descrivendo la rivalità con lo svizzero – E’ sana, c’è rispetto. Si è evoluta con il passare del tempo, oggi è più tranquilla mentre da giovani era più intensa”. E sulla preparazione necessaria per proseguire la carriera al top nonostante gli anni che passano: “Da giovane mi allenavo per cinque ore in campo, poi un’ora e mezza di preparazione fisica. Oggi un po’ di meno, due ore e mezza o tre – ammette con un sorriso, ripercorrendo i mesi della quarantena – Non è stato facile, non solo per gli sportivi. È un periodo terribile per il mondo che sta cambiando drammaticamente. Il tennis non era nella mia testa in quel momento, ero preoccupato per la salute”.
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