Tennis

Rafael Nadal e il numero 1: gli scenari per chiudere il 2017 in vetta al ranking

Rafael Nadal - Foto Ray Giubilo

Finale a Melbourne, titoli a Montecarlo, Barcellona, Madrid e al Roland Garros: sono solo alcuni dei risultati con cui Rafael Nadal, partendo da numero 9 a gennaio, ha scalato man mano la classifica Atp fino a raggiungere la prima posizione mondiale dopo Cincinnati. Con la strepitoso successo ottenuto agli Us Open, il maiorchino ha messo il piede sull’acceleratore per rendere il primato nel ranking più stabile e sicuro. Quali sono, allora, le chance per chiudere l’anno al numero 1?

Esclusi i 180 punti in uscita ottenuti con gli ottavi della edizione 2016 dello Slam newyorkese, vincendo a Flushing Meadows Nadal ha portato a casa ben 2000 punti e ha allungato così sul numero 2 Roger Federer, distante per la precisione 1960 punti: 9465 contro 7505.

L’iberico ha non poche possibilità di chiudere il 2017 al numero 1 Atp, per quella che sarebbe la quarta volta dopo il 2008, il 2010 e il 2013. L’unico che potrebbe impedirglielo è proprio Federer, che lo insegue al numero due come non accadeva dal lontano 7 marzo 2011. Per quanto la stagione riservi ancora non pochi tornei da disputare e un bel gruzzolo di punti conquistabili, proviamo comunque a ipotizzare qualche scenario, facendo proiezioni sulla classifica delle prossime settimane sulla base dei punti in scadenza e della programmazione dei due campioni.

TESTA A TESTA RAFA-ROGER – Innanzitutto, va detto che sia Nadal che Federer hanno pochissimi punti da difendere di qui alla fine del 2017. Anzi, l’elvetico non ne ha affatto, considerando che lo scorso anno non disputò la seconda parte di stagione dopo Wimbledon. Dal canto suo, lo spagnolo ha in scadenza un totale di 100 punti, ossia i 90 dei quarti a Pechino e i 10 dell’esordio a Shanghai dello scorso anno: praticamente nulla.

Per quanto riguarda la programmazione, prima delle Finals di Londra Nadal giocherà ben quattro tornei: l’Atp 500 di Pechino, il Masters 1000 di Shanghai, il 500 di Basilea e l’ultimo 1000 dell’anno, Parigi Bercy. Federer, invece, ripartirà direttamente dal Master cinese, per poi giocare in casa a Basilea. In forse per l’elvetico la partecipazione al torneo parigino. Ciò significa che Nadal, impegnato quasi ininterrottamente per tutto il mese di ottobre, manterrà con certezza il numero 1 almeno fino alla data di inizio di Parigi Bercy, il 30 ottobre, per un totale di 11 settimane consecutive.

SCENARI – È abbastanza prevedibile che Federer parteciperà al Masters 1000 parigino soltanto se avrà chance concrete di strappare il primo posto a Nadal. Affinché ciò accada, e sappiamo quanto l’elvetico tenga al numero 1 (vedi le dichiarazioni a Montreal), deve succedere davvero l’impossibile:

  • lo svizzero deve sperare che lo spagnolo esca all’esordio a Pechino, Shanghai, Basilea e Bercy (o comunque totalizzi meno di 220 punti), mentre dal canto suo è costretto a trionfare in Cina (1000 punti) e in casa (500) e a raggiungere almeno le finali a Parigi (600). Infatti, Federer arriverebbe a 9605 punti, mentre Nadal sarebbe a 9385. Lo spagnolo dovrebbe quindi realizzare un’impresa al negativo, considerato il suo attuale stato di forma.
  • se invece Nadal riuscisse ad ottenere almeno 640 punti spalmati tra i quattro tornei menzionati, Federer rimarrebbe secondo anche se vincesse Bercy, oltre a Shanghai e Basilea: 10005 punti l’elvetico, 10005 lo spagnolo, che però sarebbe avanti perché ha totalizzato di più negli Slam.

In entrambi i casi, il discorso numero 1 a fine anno sarebbe rimandato a Londra, l’ultimo torneo dell’anno.

Al momento, nel medio termine, una sola previsione può permettere di stabilire con certezza che Nadal riuscirà a chiudere la stagione da numero 1 prima delle Atp Finals: dovrebbe vincere i tornei di Pechino e Shanghai, mentre Federer non deve avanzare oltre le semifinali nell’unico torneo che disputerà in terra cinese, il 1000 di Shanghai. Solo così lo spagnolo, totalizzando 10865 punti (più i 10 punti se andasse a Bercy e perdesse all’esordio), si assicurerebbe la certezza che lo svizzero non lo potrebbe mai superare: fermo a 7865, Federer, pur conquistando con la vittoria i 500 punti di Basilea, i 1000 di Parigi Bercy e i 1500 di Londra, accumulerebbe al massimo 10865 punti. Tantissimi, ma non basterebbero.

Non dovesse accadere tutto questo, ad oggi è impossibile fare altre previsioni. In ogni caso, se Nadal riuscisse a non perdere il numero 1 da qui a fine anno, toccherebbe quota 164 settimane, a sole sei lunghezze dall’ex campione John McEnroe, sesto nella classifica all time del numero di settimane in vetta al ranking Atp. E, a meno di exploit da parte di altri atleti, il dominio di Nadal potrebbe durare a lungo, fino ad almeno prima della stagione sul rosso. È vero che il maiorchino avrà pesanti cambiali a inizio 2018, ma non dimentichiamo quelle di Federer (titoli a Melbourne, Indian Wells e Miami).

SportFace