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“Tutti qui stanno cercando di ottenere il massimo risultato possibile nell’ambito delle nostre capacità. Quello che sta succedendo è che alcuni lo fanno pubblicamente, mentre altri lo fanno in modo più privato, senza la necessità di pubblicare tutto ciò che facciamo”. E’ questo il pensiero di Rafael Nadal, espresso durante un’intervista ai sudamericani di Espn, su quanto sta succedendo nei giorni di quarantena che precedono gli Australian Open 2021.
In particolare, il fuoriclasse spagnolo ha commentato tra le righe la lunga serie di richieste per migliorare le condizioni dei tennisti, in particolare di chi ha avuto un contatto con un positivo al Covid-19 ed è costretto a una quarantena più rigida, formulate da Novak Djokovic a Craig Tiley, numero uno di Tennis Australia, e rese successivamente pubbliche causando irritazione tra la popolazione australiana: “Non abbiamo la necessità di rendere pubbliche le chiamate che facciamo in modo che le cose vadano meglio per chi è coinvolto. Queste affermazioni sono state viste da molti australiani come una mancanza di rispetto per le rigide misure sanitarie che hanno permesso al paese oceanico di ridurre il tasso di mortalità del coronavirus praticamente a zero. Djokovic ha cercato di chiarire la sua posizione con una lunga dichiarazione che ha pubblicato sui suoi social”. Nel proseguo dell’intervista, il numero due al mondo ha ancora una volta ribadito come non ci siano particolari differenze di trattamento a suo modo di vedere tra i soggiorni di Adelaide e Melbourne.
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