La seconda carriera di Agnieszka Radwanska è su un campo da padel. Il Cupra Fip Tour 2024 è iniziato all’insegna delle leggende: dopo la partecipazione di Pat Rafter a due tornei Fip in Australia, nel Fip Promotion La Cala di Finestrat in tabellone c’era anche la campionessa polacca, che in carriera ha vinto 20 titoli di singolare e 2 di doppio, raggiungendo la seconda posizione del ranking Wta nel 2012 e la finale a Wimbledon nello stesso anno. Aga ha giocato in coppia con l’ex tennista Marta Domachowska, anche lei polacca e fidanzata con Jerzy Janowicz, un altro che dopo aver raggiunto grandi risultati con la racchetta da tennis da qualche tempo si cimenta con quella da padel.
“Avevo iniziato a giocare prima dell’inizio della pandemia – racconta in un’intervista alla Fip -. Un anno e mezzo fa ho ripreso, grazie anche a Marta. Lo trovo uno sport dinamico e divertente: gioco appena posso, anche due volte alla settimana, compatibilmente anche con i miei impegni di mamma“. Radwanska ha poi proseguito: “Lo switch tra tennis e padel è molto difficile. Sicuramente nel tocco di palla aver giocato a tennis aiuta, le volée non sono un problema. Il problema è giocare con le pareti, e poi vorrei colpire forte ogni volta ma non posso. Il padel è uno sport che non ti permette di rilassarti mai durante il punto, ogni 15 è una lotta“. L’ex campionessa polacca ha poi concluso: “Gioco senza pressione e senza aspettative. Nel tennis ho girato il mondo, ma giravo campi e hotel e c’era poca possibilità di concedersi un po’ di svago. Con Marta siamo state ad Alicante a giocare un bel torneo, dove siamo riuscite anche a vincere una partita, ma abbiamo avuto anche la possibilità di goderci la Spagna. Vorrei giocare ancora nel circuito Fip, perché il padel è uno sport che mi piace e sta crescendo in tutto il mondo. La fortuna è che non ho la necessità di programmare la stagione dall’inizio alla fine. Se i miei impegni me lo permetteranno, tornerò sicuramente in campo“.