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Stefanos Tsitsipas - Foto IPA
Esce dal scampo sconsolato, estremamente deluso per l’epilogo del match, Matteo Berrettini dopo i quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai. Il tennista romano per la seconda settimana consecutiva dopo Doha si ferma a un passo dalla semifinale, arrendendosi a Stefanos Tsitsipas con lo score di 7-6(4) 1-6 6-4. Partita equilibrata, come si evince dal punteggio, che ha però premiato le maggiori variazioni presenti nell’arsenale tecnico del greco quando più contava, ovvero nei momenti decisivi del primo e del terzo parziale. Berrettini recrimina per le due palle break avute sul 4-4 del terzo, su una delle quali l’ex numero tre al mondo si è salvato con una clamorosa demivolée vincente. Alla fine, però, in semifinale – la prima dell’anno – ci va Tsitsipas, mentre l’allievo di Alessandro Bega lascia il Medio Oriente con la top-30 ritrovata e vola negli States per i due 1000 di marzo.
Il tie-break del primo set è di Tsitsipas
Match che inizia con Tsitsipas costretto a recuperare un 15-30 nel primo gioco tenuto poi ai vantaggi, ma da quel momento si apre un parziale che vede un solo game di battuta tenuto a 15 e poi i successivi 15 a zero da parte dei due in campo. Si arriva così al 4-3 per il greco, che per la prima volta si fa pericoloso in risposta procurandosi due palle break consecutive. Dal 15-40 risale però bene Matteo con quattro punti di fila che valgono la parità.
La striscia del romano si allunga a sei punti di fila con lo 0-30 in risposta che si tramuta poi in 15-40. Questa volta è lui ad avere le occasioni per portarsi avanti, ma Tsitsipas le cancella. L’epilogo naturale di questo set alla fine è il tie-break, che vede il greco portarsi avanti di un minibreak, per poi restituirlo sul 2-2 e riprenderselo sul 3-3, quando Matteo non chiude con il dritto e si fa beffare dall’avversario. Arrivano tre palle set e dopo le prime due non concretizzate in risposta, il nativo di Atene sfrutta la terza con il servizio a propria disposizione.
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Blackout Tsitsipas, Berrettini sale: si va al terzo
Tutto sembra procedere in modo simile al primo set anche in avvio di secondo, con un solo punto conquistato da chi è in risposta nei primi tre games e Tsitsipas che nel quarto si porta sul 40-0. All’improvviso Berrettini infila cinque punti consecutivi che gli valgono il primo break di un match che inizia a cambiare volto. Tsitsipas accusa il colpo e non poco, perché il parziale diventa di quattro games a zero per Matteo che in un battito di ciglia si ritrova a vincere la frazione per 6-1 in meno di mezz’ora.
Un set decisivo deciso da pochi punti (e da una magia di Tsitsipas)
Set decisivo che inizia con Tsitsipas che recupera da 15-30 nel game d’apertura, ma è l’unica scintilla di un avvio di parziale che segue i turni di battuta. I sussulti arrivano sul 4-4, quando il greco si complica notevolmente la vita con un doppio fallo e poi con un errore di dritto che portano Berrettini ad avere due palle break. Il greco si rifà però alla grande, con una magia che vale il 30-40 e poi con un altro punto ben costruito che lo porta a parità. L’ex finalista del Roland Garros si aggiudica anche i due punti successivi e sale sul 5-4.
Un parziale che restituisce gran fiducia al greco, il quale va in risposta con tutte le intenzioni di aggredire il romano appena ne ha l’opportunità e ci riesce: si fionda a rete sia sul 15-15 che sul 15-30, costringendo l’azzurro a un paio di passanti che non gli riescono. Arrivano i due match points: Matteo annulla il primo con il consolidato schema servizio-dritto, ma sul 30-40 Tsitsipas lo tiene sulla diagonale di rovescio e arriva l’errore che costa il match al nostro portacolori.
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Medvedev non concretizza 4 mp, in semi ci va Griekspoor
In semifinale troverà Tallon Griekspoor, che nel terzo match di giornata ha messo in scena uno splendido match insieme a Daniil Medvedev, con il russo che però deve incassare l’ennesima delusione di questo avvio di 2025. Una partita che l’ex numero uno al mondo non dimenticherà facilmente, persa con il punteggio di 2-6 7-6(8) 7-5 dopo essersi trovato avanti 6-2 3-1 e non aver concretizzato in totale la bellezza di quattro match points. Un’ulteriore botta sull’umore già ondivago del nativo di Mosca, mentre Griekspoor conquista la prima semifinale del 2025 e si toglie la soddisfazione di ottenere il quarto successo in carriera ai danni di un top-10.