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Salvatore Caruso ha conquistato una vittoria importante al primo turno di qualificazioni a Wimbledon 2022, superando Filip Horansky per 3-6, 6-1, 6-4. Successo fondamentale per l’azzurro, nuovamente in evidenza dopo momenti difficili in termini di risultati; il tennista di Avola ha sofferto il tennis aggressivo dello slovacco sull’erba, riuscendo però a ribaltare le sorti dell’incontro con una reazione d’orgoglio e tattica nel secondo parziale. Situazione tra le mani del siciliano anche nel corso del parziale decisivo, vinto di misura in ultima istanza grazie a un decisivo break in occasione del quinto game. Caruso, dopo questo convincente successo, dovrà vedersela con lo statunitense Mitchell Krueger al secondo turno di qualificazioni allo Slam londinese; l’americano, dal canto suo, ha superato la wild card Luca Pow all’esordio.
Affermazione anche per Andrea Pellegrino sul verde inglese; sconfitto l’insidioso croato Nino Serdarusic mediante il punteggio di 6-3, 7-5. Accelerazioni spesso costantemente efficaci del romano, abile a trovare una vittoria particolarmente rilevante anche lontano dalla sua amata terra. Non ha deluso inoltre Federico Gaio, il quale non ha lasciato scampo a Yuichi Sugita come da pronostico; l’italiano ha sconfitto il veterano giapponese tramite il risultato di 6-4, 6-2, dominando un confronto sostanzialmente mai in discussione. Il tempo sulla palla di Gaio ha impressionato, così come l’impatto: giocatore da tener d’occhio se in buona forma come adesso sul veloce. Vittoria per il più erbivoro tra i citati italiani, ossia Andrea Vavassori, quantomeno per caratteristiche; lo specialista del doppio ha performato meravigliosamente anche in singolare, rimontando un set all’americano Bradley Klahn.
Gioia per il talento nostrano dopo il 6-7(5), 6-2, 6-3 in suo favore, messo in pratica grazie ai suoi colpi in anticipo e alle sue discese a rete spesso letali. Buona la prima anche per Andreas Seppi. Quest’ultimo ha sconfitto in tre set (6-2 4-6 6-0) il bosniaco Mirza Basic. L’altoatesino ha ceduto in lotta il secondo parziale salvo poi mostrare un tennis estremamente concreto andando a comandare le operazioni sia nella prima sia nella terza frazione. Nel derby azzurro, infine, è vittoria dopo quasi due ore e mezza per Riccardo Bonadio, che ha estromesso per 4-6 7-6(5) 7-5 Andrea Arnaboldi. Tanti rimpianti per il canturino, che ha perso la seconda frazione in un tie-break tiratissimo e poi nel terzo ha avuto anche la chance di servire per il match sopra 5-4.
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DOPO IL DOLCE, ECCO L’AMARO
Sconfitta, invece, per l’italiano Lorenzo Giustino al debutto alle quali: dominio assoluto del kazako Michail Kukushkin, vittorioso tramite l’eloquente risultato di 6-2, 6-1. Niente da fare inoltre Seguiranno aggiornamenti sugli altri azzurri di scena alle qualificazioni di Wimbledon. Niente da fare, inoltre, anche per Stefano Travaglia; l’ascolano non è riuscito a rialzarsi dopo un periodo scarno di soddisfazioni, cedendo in due set al brasiliano Joao Menezes per 6-3, 6-4. Out peraltro Thomas Fabbiano, sconfitto nettamente dalla wild card britannica Arthur Fery tramite il punteggio di 6-4, 6-2; chance al vento per il pugliese, che in passato ha dimostrato più volte le sue qualità sull’erba. Seguiranno aggiornamenti sui risultati degli altri italiani impegnati al primo turno di qualificazione a Wimbledon.
Dura e inaspettata la resa di Flavio Cobolli, il quale ha ceduto il passo all’argentino Nicolas Kicker; il tutto ottenendo soli tre game su una superficie che evidentemente dovrà esplorare meglio in futuro. Netto 6-2, 6-1 e azzurrino eliminato. Bruttissima sconfitta anche per Alessandro Giannessi, annichilito per 6-1 6-1 dal francese Hugo Grenier. Male anche Roberto Marcora anche se l’impresa era molto ardua contro il moldavo Radu Albot, impostosi agilmente per 6-1 6-4. Esce di scena anche Franco Agamenone. L’italo-argentino, alla prima esperienza sull’erba in carriera, ha ceduto con onore all’esperto tedesco Cedric Marcel Stebe, che ha prevalso per 7-6(2) 6-4.
Stesso discorso anche per Matteo Arnaldi. Il giovane azzurro sembrava aver portato dalla sua parte l’inerzia del match contro il portoghese Nuno Borges. Alla fine ha avuto la meglio il sangue freddo dell’iberico, che si è aggiudicato l’incontro con lo score di 6-3 (2)6-7 6-2. Rammarico anche per Giulio Zeppieri, che si è arreso in tre set contro il tedesco Daniel Masur. Quest’ultimo l’ha spuntata per 7-6(5) 4-6 6-3. Il romano non si è abbattuto dopo un primo set perso sul filo di lana ed è andato a rimandare la contesa al parziale decisivo. Qui il teutonico è stato chirurgico con il break nel sesto gioco, risultato decisivo ai fini del successo finale.
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