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Sui campi in erba di Roehampton sono partite questa mattina le qualificazioni maschili dell’edizione 2023 di Wimbledon, terzo slam stagionale. Ben sedici gli azzurri ai nastri di partenza e alla ricerca di un posto nel main draw dei Championships, ma solamente in sei sono riusciti a superare il primo ostacolo.
Il primo è stato Matteo Gigante, che ha fatto il suo esordio assoluto nello slam londinese, superando con il punteggio di 6-3 7-6(6) la wild card di casa Harry Wendelken. L’altro successo è targato Luca Nardi, che ha provato a preparare al meglio il torneo grazie ad un paio di settimane di allenamenti sull’erba. Il marchigiano ha superato con lo score di 6-2 4-6 6-4 lo slovacco Kovalik, dimostrando molto coraggio e cinismo nel terzo parziale, in cui ha annullato ben sei palle break al suo avversario, finendo poi per mettere a segno l’unico break che gli sarebbe valsa la vittoria.
Splendido il successo di Matteo Arnaldi, sfortunato a rimanere fuori di 1 dall’accesso diretto al main draw e poi a beccare uno dei più temibili in queste qualificazioni, ovvero la giovane promessa Jungcheng Shang. Il talento cinese aveva preparato alla grande questo Wimbledon, giocando bene nei tre tornei challenger di Surbiton, Nottingham e Ilkley, ma non è bastato contro la caparbietà del sanremese, che in rimonta è uscito vincitore da una gran bella battaglia. Arnaldi si è trovato sotto 6-3 3-1 prima di riuscire ad imporsi per 3-6 7-6(0) 7-5.
In rimonta anche la vittoria di Federico Gaio, che dopo aver perso velocemente il primo set per 6-2 è riuscito ad entrare man mano in partita contro il britannico Daniel Cox. Vinto il tie-break del secondo parziale per riportare il match in parità, nel terzo era prima l’azzurro a salire avanti di un break sul 2-0, ma Cox vinceva cinque dei sei games successivi, andando a servire per agguantare il secondo turno. Qui, un nuovo colpo di scena: Gaio prima effettua un break a zero, poi tiene il servizio e infine, a trenta, strappa di nuovo la battuta all’avversario. Finisce 2-6 7-6(2) 7-5 in favore del faentino.
Bella affermazione di Giulio Zeppieri, anche lui con un sorteggio tutt’altro che semplice nonostante la testa di serie numero ventitrè. Il tennista laziale è stato bravo a recuperare da una partenza in salita, finendo per sconfiggere 7-6(4) 6-4 il francese Arthur Cazaux, ventenne che si era espresso alla grande nelle ultime settimane, compresa la finale raggiunta e persa a Nottingham contro Andy Murray.
L’ultima vittoria di giornata arriva da Mattia Bellucci, che conferma di potersi adattare bene alla superficie, come dimostrato anche la scorsa settimana a Ilkley. Mattia ha impiegato poco più di un’ora di gioco per eliminare il russo Gakhov per 6-3 6-4.
Andrea Vavassori quest’anno non riuscirà a prendere parte al main draw dei Championships, dopo essere stato sconfitto per 7-6(3) 7-5 dall’australiano Marc Polmans. Senza dubbio il piemontese avrà anche accusato un po’ di fatica, dato che è dovuto scendere in campo a meno di 24 ore dalla finale del doppio persa ad Halle in coppia con Simone Bolelli. Peccato, perché lo scorso anno aveva dimostrato di poter fare bene sull’erba londinese.
Non è riuscito nella rimonta Alessandro Giannessi, anche lui sotto di un set e di un break prima di riaddrizzare il match contro Charles Broom. Il terzo set per il ligure è stato però fatale, cedendo con lo score finale di 6-4 6-7(3) 7-5. Sconfitta prevedibile, nonostante la miglior classifica a suo favore, per Francesco Passaro contro uno specialista dell’erba come Denis Kudla. Il tennista umbro non è riuscito a concretizzare al meglio il vantaggio di un break sia nel primo che nel secondo set, finendo per cederli tutti e due sul più bello con altrettanti 6-4. Fuori anche Raul Brancaccio, ventottesima testa di serie e sconfitto per 6-4 7-6(3) dal francese Enzo Couacaud.
Si ferma all’esordio Francesco Maestrelli, che solamente 48 ore fa giocava sulla terra rossa di Parma la finale più importante della sua carriera. Il giovane azzurro ci ha provato e ha giocato alla pari contro Hugo Gaston, ma ha ceduto 7-5 6-4. Un peccato, perché nel primo parziale ha avuto a disposizione ben quattro set point in risposta, mentre nel secondo si è trovato avanti di un break.
Fuori Flavio Cobolli, che non riesce a ripetere quanto fatto a Parigi e che rientrava da un problema fisico avuto nelle scorse settimane. Il match era certamente alla portata contro l’argentino Ficovich, uno degli ultimi ammessi in tabellone, ma un break per set ha deciso la sfida verso il 6-3 6-4 finale.
Qualche rimpianto anche per Franco Agamenone, che ha subito la rimonta del giapponese Kaichi Uchida per il 4-6 7-6(2) 6-2 finale dopo essere stato in vantaggio di un set e di un break nel match. Resa al terzo set anche per Luciano Darderi, che decisamente a sorpresa era stato in grado di aggiudicarsi il primo parziale contro il più quotato Maximilian Marterer. Ma dopo il 7-5 in favore dell’italoargentino il tennista tedesco ha dominato la contesa, aggiudicandosi la seconda e terza frazione con due 6-1 in rispettivamente 25′ e 36′ di gioco.
Sconfitta senza appello per Andrea Pellegrino, che non sta vivendo anche lui un buon momento di forma e risultati: il pugliese in meno di un’ora di gioco si è arreso con un duplice 6-1 da un altro nipponico, ovvero Rio Noguchi. Nulla da fare anche per Riccardo Bonadio, arresosi con un netto 6-4 6-1 al numero diciassette del tabellone Emilio Gomez.
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