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Il futuro del tennis passa per Milano. Dal 6 al 10 novembre tornano le Next Gen Atp Finals con in campo i migliori under 21 del panorama internazionale e regole rivoluzionate rispetto ai classici tornei del Tour. Dopo la prima edizione vinta dal coreano Hyeon Chung in finale sul russo Rublev, il Masters di fine anno riservato alle stelle in rampa di lancio nel circuito Atp vedrà partecipare i sette migliori tennisti dell’anno (classificati in base all’apposita Race del 29 ottobre) nati a partire dal 1997. L’ottavo posto sarà invece occupato da una wild card italiana, in un torneo ad eliminazione diretta cui parteciperanno i migliori otto under 21 dal 2 al 4 novembre sul cemento indoor dello Sporting Milano 3 a Basiglio.
Favorito numero 1 del tabellone sarà il romano classe 1998 Gian Marco Moroni, autore di una stagione straordinaria con una finale, due semifinali e sei quarti a livello Challenger. “Il trasferimento a Madrid mi ha dato più tranquillità, ho provato grandi emozioni quest’anno: è stato divertente giocare negli Slam. I miei idoli? Nadal per l’atteggiamento, così come De Minaur tra i Next Gen, ma anche Hewitt, Sampras, Agassi e Ashe”.
L’attuale numero 2 del seeding è Raul Brancaccio, allenato a Javea da Javier Ferrer, fratello dell’ex top-5 David: “Lui è il mio idolo, grazie a lui ho imparato e sto imparando tanto. Il 2018 sta diventando la mia miglior stagione: ho conquistato il mio secondo titolo Itf e ho iniziato a confrontarmi a livello Challenger, mi darei un 8.5 fino a questo momento – ha proseguito il tennista cresciuto sportivamente a Torre del Greco – Le mie aspettative per le Next Gen sono alte, sul veloce esprimo un buon tennis con scambi rapidi”.
Tra gli azzurrini in grande crescita spicca anche il nome di Jacopo Berrettini, fratello minore del top-70 Matteo. L’atleta della Rome Tennis Academy ha portato a casa due titoli Itf dal montepremi di 25.000 dollari: “Non ho iniziato bene ma alla fine è stata una buona stagione. L’obiettivo principale per la Next Gen è divertirsi, spero di fare bene anche se sul veloce indoor ci ho giocato poco”.
Chi, invece, conosce bene la superficie è Riccardo Balzerani, tennista di Rieti classe 1998. “A Basiglio spero di ottenere la qualificazione, sul cemento indoor mi trovo bene. Il mio 2018 è stato costante con l’acuto del titolo vinto a Santa Croce”, ha spiegato l’attuale numero 504 del ranking.
Tra i nomi da tenere d’occhio a Milano, oltre ad Andrea Pellegrino nonostante una stagione leggermente al di sotto delle aspettative, ci saranno Giovanni Fonio ed Enrico Dalla Valle. “Spero di concludere in crescendo, era un obiettivo qualificarmi per le Next Gen – l’opinione del tennista di Novara – Credo che il livello degli italiani sia molto alto ma il mio gioco si adatta bene su questa superficie”. “Spero di qualificarmi e poi giocare tutte le mie carte – ha fatto eco Dalla Valle – Adesso mi alleno a Tirrenia dopo essere cresciuto a Ravenna. Il mio 2018 è stato positivo, forse pensavo di essere un po’ più avanti in classifica ma ho cercato di alzare il livello dei tornei giocati”.
Tra i possibili underdog c’è il “piccolo” Luca Giacomini, al momento ottavo della Race tricolore: “Il mio idolo? Ovviamente Schwartzman – ha scherzato il tennista italiano tascabile, alto 168 centimetri – Ho scalato oltre 300 posti nel ranking quindi sono soddisfatto, sono migliorato sotto tutti gli aspetti“. Per l’ultimo posto è ancora in corsa Liam Caruana nonostante una stagione compromessa da vari problemi fisici ma alle sue spalle c’è anche un Francesco Forti pronto all’incredibile rimonta: “Ho lasciato qualche chance alle spalle, spero di riuscire a raggiungere le Next Gen e competere con i giovani più forti a livello mondiale”.
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