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“È stato un fulmine a ciel sereno, una follia, non riesco a capire come sia possibile”. Potito Starace è incredulo di fronte alla sentenza del TIU che squalifica l’ex tennista campano per 10 anni con una multa da $100.000. “A livello penale, con il Processo di Cremona, era giunta l’assoluzione – racconta Starace a Sportface.it – e anche la giustizia sportiva mi aveva ritenuto innocente. Dodici diversi giudici avevano stabilito ciò e adesso un unico giudice del TIU (Richard Mclaren; ndr) ha decido di ribaltare tutto. Sono quattro anni che lotto cercando di provare la mia totale innocenza e, dopo esserci riuscito in tutte le sedi, mi ritrovo ancora una volta a dover fronteggiare una sentenza folle con tanto di gogna mediatica”.
Starace, così come Bracciali (radiato a vita con multa da $250.000), ricorrerà in appello al Tas di Losanna. “Continuo a credere nella giustizia – conclude Starace – e sono fiducioso per quanto potrà accadere in Svizzera. La sentenza della TIU si basa sugli stessi fatti e sulle stesse carte per cui sono stati assolto in sede penale e sportiva, quindi spero che il Tas riporti ancora una volta alla luce la verità. La TIU? Evidentemente le piace far rumore, quello verso di me ritengo sia un accanimento. Non si gioca con la vita delle persone. Non riesco davvero a capacitarmi di tale sentenza”. Gli avvocati di Starace sono già a lavoro per presentare l’appello al Tas di Losanna entro la deadline del 14 dicembre.