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“Jannik è un ragazzo che ama questo sport e si diverte a giocarlo. Quando è all’Accademia di Bordighera si ferma a giocare coi più giovani, con mio figlio Rocco e gli altri ragazzi anche a calcio e a basket. Tutto questo gli viene spontaneo. È ridicolo pensare che Jannik non sia italiano al 100%: tiene moltissimo alla bandiera e alla maglia azzurra, a Torino si è visto come comunichi con il pubblico e ami coinvolgerlo. È stato onesto come sempre; prima non si sentiva pronto, era stanco, ha fatto quello che ha ritenuto giusto. Infatti, eccolo giocare alle tre di notte per provare il doppio insieme a Fognini”. Queste sono le dichiarazioni di Riccardo Piatti, concesse a ‘Il Messaggero’ nella circostanza di un’intervista incentrata su Jannik Sinner. Il giovane tennista italiano, fenomenale interprete del movimento azzurro, ha chiuso la stagione in top 10. Dopo le ottime performance alle Atp Finals di Torino, vittorie e sorrisi per l’altoatesino anche in Coppa Davis, sebbene l’Italia si sia fermata ai quarti di finale. Piatti ha difeso a spada tratta il suo allievo, esaltandone il lato personale.
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