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“Sono a Valencia, sto a casa con la mia famiglia. Avendo due bambini piccoli io e mia moglie siamo molto impegnati dalla mattina alla sera. Come mi tengo in forma? Cyclette, elastici, fit ball e il programma di atletica del mio preparatore, più o meno un’ora e un quarto al giorno”. Inizia così l’intervista rilasciata da Pablo Andujar, numero 53 ATP, in una nuova puntata del nostro “15 minuti con…”.
Il tennista spagnolo ha detto la sua su vari argomenti, tra i quali la possibile ripartenza dell’attività: “Noi non sappiamo niente. Credo che l’ATP proverà a far disputare tutti i tornei rinviati che non vogliono ‘saltare’. Penso che ci sia l’idea di farci giocare a novembre e dicembre, e noi giocatori ne saremmo felici”.
Tanti gli amarcord: “Nel 2018, al rientro dopo l’infortunio al gomito, ho vissuto due settimane incredibili. Nel Challenger di Alicante sono stato ad un passo dalla sconfitta contro Marco Cecchinato, ho rimontato e non mi sono più fermato sino a trionfare lì e nel torneo ATP di Marrakech. Il mio rapporto con Nadal? Siamo cresciuti insieme, siamo amici, ma vince sempre lui. Rafa è magnifico, un grande campione contro cui a Rio nel 2014 ho disputato la miglior partita della mia vita, pur essendo una sconfitta. La sua migliore qualità è l’umiltà, che gli ha permesso di continuare a migliorare stagione dopo stagione”.
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Elogi anche per il giovane Carlos Alcaraz Garfia (“Entrerà tra i primi 10 giocatori del mondo”) e per Matteo Berrettini, contro cui vinse a novembre 2018 (“Rapidissima ascesa la sua, non ha mai perso di vista i suoi obiettivi, è fortissimo mentalmente”), prima di concludere sul tema serie tv…
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