Manca sempre meno all’inizio di queste travagliate Olimpiadi, le prime ai tempi del Covid. La squadra azzurra è già arrivata a Tokyo, guidata dai capitani di Coppa Davis e Billie Jean King Cup Volandri e Garbin, e sarà composta da Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Camila Giorgi, Sara Errani e Jasmine Paolini, dopo i forfait di Sinner e Berrettini.
L’Italia tennistica ha ottenuto una sola medaglia ai Giochi Olimpici in tutta la sua storia, un bronzo di Uberto De Morpurgo a Parigi nel 1924. Viste le defezioni nel team azzurro sembra al momento difficile riuscire a migliorare questa statistica, ma i motivi per sognare sono vivi e alimentati da un movimento mai così in salute a livello maschile.
Lorenzo Sonego, testa di serie numero tredici, arriva a Tokyo dopo le convincenti settimane sull’erba: finale a Eastbourne e ottavi a Wimbledon. Sicuramente è l’italiano più in forma in questo momento e adora giocare per la maglia azzurra, quindi proverà ad arrivare il più lontano possibile, sperando magari in un buon sorteggio. Per lui si tratta della prima esperienza olimpica.
Fabio Fognini viste le tante defezioni sarà testa di serie numero quindici, un bene per il sorteggio e un vantaggio da sfruttare per andare avanti il più possibile nel torneo. Quando si tratta di difendere i colori azzurri il ligure non è secondo a nessuno, infatti alcune delle sue migliori partite le ha giocate in Coppa Davis. Per Fabio si tratta della terza esperienza olimpica: a Londra 2012 fu sconfitto all’esordio da Djokovic, mentre a Rio 2016 uscì agli ottavi con Murray al termine di una sfida molto combattuta. Certo Fognini non è in un momento di forma eccezionale: a Wimbledon ha perso al terzo turno in quattro set con Rublev, mentre a Bastad ha perso all’esordio con Carballes Baena esprimendo un buon tennis, ma pagando i troppi passaggi a vuoto nel set decisivo. Chissà se la maglia azzurra caricherà ulteriormente il tennista di Arma di Taggia come successo in passato.
Lorenzo Musetti è entrato in tabellone praticamente all’ultimo minuto dopo il forfait di Jannik Sinner. Anche per lui, come per Sonego, sarà la prima volta alle Olimpiadi. Il carrarino non è testa di serie e sicuramente avrà meno aspettative rispetto a Sonego e Fognini. Inoltre dopo gli ottavi al Roland Garros, complice anche la maturità, non ha più vinto un match: sconfitto all’esordio sia a Wimbledon sia a Bastad per mano di Hurkacz e Laaksonen. Vedremo se a Tokyo riuscirà a giocare con spensieratezza e a centrare un bel risultato.
Capitolo doppio maschile. L’assenza di Berrettini fa saltare la coppia con Fognini che avrebbe potuto vincere una medaglia. A questo punto in doppio dovrebbero giocare Sonego e Musetti: i due non hanno mai giocato insieme e difficilmente potranno essere fra i tre migliori.