
Novak Djokovic - Foto PSNEWZ/SIPA/2504092011
Novak Djokovic non prenderà parte agli Internazionali BNL d’Italia 2025, in programma dal 7 al 18 maggio prossimi. Il 24 volte campione Slam ha ufficializzato oggi la sua assenza al quinto Masters 1000 della stagione, molto probabilmente in vista del Roland Garros, in programma dal 25 maggio all’8 giugno. Il serbo, dopo la sconfitta al secondo turno contro Matteo Arnaldi al Masters 1000 di Madrid, aveva affermato, nella conferenza stampa post partita, che i tornei del Grande Slam fossero i tornei che lo attiravano maggiormente. Non ci si aspettava un forfait a Roma, ma le parole di Djokovic, piuttosto sfiduciato dopo il secondo ko consecutivo all’esordio in un torneo, avevano fatto ipotizzare un ipotetico taglio degli impegni a partire da maggio. Esce dall’entry list Djokovic ed esce anche Alejandro Tabilo, non al top fisicamente, che non potrà difendere la semifinale dello scorso anno. Al loro posto entrano in tabellone principale l’ungherese Fabian Marozsan e Christopher O’Connell. In un’edizione che non vedrà al via nemmeno Rafael Nadal, ritiratosi l’anno scorso e fuori al secondo turno nel 2024, sarà la prima volta dal 2004 che agli Internazionali non ci saranno Djokovic e Nadal. Sarà la prima edizione del torneo nel nuovo millennio (ultima 1999) senza i Big 3 (Djokovic, Federer e Nadal)

Il 2025 di Djokovic
Un’annata piuttosto deludente, come la partnership con Andy Murray, quella di Djokovic, che si è spinto fino alla finale solamente una volta in stagione. L’ottimo percorso nel Masters 1000 di Miami non è culminato con il 100° titolo Atp a causa del super Jakub Mensik, che ha conquistato il primo titolo 1000 della sua ancor giovane carriera. Bene agli Australian Open, dove ha battuto in quattro set Carlos Alcaraz per poi ritirarsi in semifinale contro Alexander Zverev, negli altri tornei Djokovic ha subito diverse sconfitte pesanti. Fuori all’esordio sia nel Masters 1000 di Indian Wells (6-2 3-6 6-1 da Botic van de Zandschulp) che nell’Atp 500 di Doha (7-6 6-2 da un ottimo Matteo Berrettini). Dopo la finale a Miami dello scorso 31 marzo sono arrivate altre due eliminazioni precoci. Una nel Masters 1000 di Monte-Carlo (6-3 6-4 da Tabilo) e quella già citata qui a Madrid con Arnaldi. Un periodo piuttosto complicato per Djokovic, a cui manca un titolo Atp, che sarebbe anche il 100°, dalle Atp Finals del 2023. Nell’ultimo anno e mezzo è arrivata una finale Slam (a Wimbledon contro Alcaraz) e poco altro. Unico grande acuto l’oro olimpico ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 con una delle migliori partite della carriera contro Alcaraz. Al momento nella race, visto il grande equilibrio del tennis attuale, Djokovic è ancora in piena corsa per le Atp Finals. Ad oggi occupa il sesto posto con 1530 punti, praticamente tutti raccolti tra Australian Open e Masters 1000 di Miami, al pari di Mensik (7°). Dietro però incalzano Ben Shelton (8° con 1500), Holger Rune (9° con 1480), Alejandro Davidovich Fokina (10° con 1360) e Francisco Cerundolo (11° con 1315). Più indietro Lorenzo Musetti, 15° con 1100 ma ancora abbondantemente in gioco. Serviranno risultati importanti negli Slam, e non solo, per garantirsi un posto almeno nei migliori otto della stagione. Il tempo inizia a passare anche per il tennista più vincente di tutti i tempi.