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Novak Djokovic: “La collaborazione con Murray? Lui non se lo aspettava, non potrei essere più felice”

Novak Djokovic, US Open
Novak Djokovic, US Open - Foto Dubreuil Corinne/ABACA / IPA

L’idea in un confronto con il team, poi la telefonata esplorativa, la sorpresa e la sintonia immediata. Novak Djokovic ai microfoni di Sky Sport UK parla di come è nata la partnership con Andy Murray, nuovo allenatore del fenomeno serbo. “Ho pensato molto a come avrei dovuto affrontare la prossima stagione. Ho pensato a cosa mi servisse in questo momento della carriera, dopo che a marzo ho interrotto la mia relazione con lo staff con il quale avevo ottenuto molti successi – le parole di ‘Nole’ -. Così ho trascorso molti mesi a chiedermi se avessi bisogno in primis di un coach e se sì quale sarebbe stato il profilo ideale. Il coach perfetto per me ora è uno che abbia affrontato le stesse esperienze che affronterò io: possibilmente un vincitore di più Grande Slam, un ex numero 1 del mondo. Pensavo a diverse persone e il nome di Andy Murray è saltato fuori con il mio team: così gli ho fatto una telefonata per vedere se era disponibile”.

Superato lo stupore, la sintonia è stata immediata: “L’ho trovato un po’ impreparato, perché non se lo aspettava ma ci siamo trovati subito e ha accettato dopo pochi giorni: io non potrei esserne più felice. Questa collaborazione è una sorpresa per me, per tutti e per il tennis: lui è stato uno dei miei più grandi rivali, abbiamo la stessa età, abbiamo giocato negli stadi più grandi del mondo. Adesso non vedo l’ora di scendere in campo e di preparami al meglio per la prossima stagione”, ha aggiunto il campione serbo.

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