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Si entra nel vivo delle Nitto ATP Finals di Torino. È infatti la giornata in cui si conosceranno i due semifinalisti del Gruppo Rosso. Daniil Medvedev, primo nel girone con due successi, sfida il nostro Jannik Sinner, che da riserva ha disputato un esordio da sogno alle Finals contro il polacco Hubert Hurkacz. Quest’ultimo non è al meglio e perciò il russo Aslan Karatsev è rapidamente giunto nel capoluogo piemontese per un’eventuale sostiuzione. Per ora il polacco però non ha confermato nulla e, quindi, dovrebbe essere lui ad affrontare il campione delle Finals 2018 Alexander Zverev. Sarà il secondo precedente tra i due. L’altro risale a Madrid, quando l’attuale numero 3 del mondo prevalse in rimonta al termine di una sfida decisamente interessante.
ANALISI DELLA PARTITA
Il precedente del Masters 1000 non può essere troppo di riferimento principalmente per due motivi; la differente superficie e, soprattutto, il fatto che il polacco lì era semplicemente un giocatore in ascesa. Attualmente, invece, Hurkacz è una solida realtà ad altissimi livelli. Certo molto dipenderà dalle sue già citate condizioni fisiche. Se dovesse star bene e palesare una versione di sé stesso opposta a quella estremamente negativa vista con Sinner, le opportunità di battere il teutonico non gli mancherebbero. Non sarebbe nemmeno così impossibile sperare ancora nella qualificazione, anche se questa dipenderà anche dall’altra contesa.
Hubert nella prima sfida del girone con Medvedev aveva difatti mostrato infatti di adattarsi molto bene alla superficie. Il suo tennis composto da soluzioni potenti alternate ad altre preparatorie per poi concludere il punto nei pressi della rete; aveva creato diverse difficoltà per un set e mezzo all’arcigna fase difensiva del campione in carica. Per Zverev, che, come il russo, tende a giocare lontano dalla riga senza però avere le sue capacità di copertura del campo; il miglior Hurkacz potrebbe rappresentare un ostacolo quindi complicato per i motivi appena citati. Detto ciò però il minore dei fratelli Zverev nel set giocato con Berrettini ed anche nella sconfitta al tie-break del terzo con Medvedev ha dimostrato di essere in buone condizioni di forma. Soprattutto Sascha ha dimostrato di poter fare pieno affidamento sul suo servizio: 28 aces, 75,5% di prime in campo, 71% di punti con la prima e, soprattutto, 66% di punti con la seconda.
IL RESOCONTO
Questi ultimi dati, in particolare, permettono di capire quanto il 24enne di Amburgo possa far affidamento sul colpo di inizio gioco, che si va ad aggiungere alle sue solite eccezionali bordate da fondocampo. Per questo è impossibile non reputare il vincitore del 2018 come il favorito della contesa contro il numero 7 del mondo, specie se appunto i problemi del coetaneo di Wroclaw dovessero essere confermati.
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