Daniil Medvedev batte Jannik Sinner nell’ultima sfida del Round Robin alle Nitto Atp Finals di Torino 2021, dovendo fare decisamente gli straordinari contro l’azzurro e non cancellando quanto di buono fatto in questa stagione esaltante dal giovane altoatesino, che sbatte contro un giocatore, il russo, difficilmente contrastabile con il suo tennis fatto di accelerazioni, variazioni, colpi efficaci seppur non stilisticamente belli da vedere, vede da vicino la vittoria e deve però poi arrendere al tie-break del terzo set. Finisce con il punteggio di 6-0 6-7(5) 7-6(8) per il numero due del mondo e di questo torneo, che era già qualificato come primo del raggruppamento e che attende il suo rivale dallo spareggio di domani tra Rublev e Ruud. Per l’azzurro, comunque una splendida serata che si incastona in una splendida esperienza, con la certezza o quasi che lo rivedremo da queste parti al Masters di fine anno anche nelle prossime stagioni.
Il primo set è un calvario per certi versi inaspettato per Sinner, appesantito da tantissima tensione e incapace di mettere in luce il suo tennis. E così, dopo aver subito il break al pronti-via, diventa sempre più difficile per l’altoatesino rompere il ghiaccio e così imperversa Medvedev e ne approfitta per infliggere una lezione – seppur parziale e confinata al primo set – davvero pesante: altri due break, il solito gioco camaleontico, sgraziato ma efficacissimo e un 6-0 in venticinque minuti che fa male. Tanto che Sinner, scosso nell’orgoglio, ha bisogno di un toilet break per ritrovare se stesso.
La cosa, va detto, gli riesce: al suo ritorno in campo nel secondo set è tutto un altro giocatore. Nel quarto game, complice un approccio troppo soft di Medvedev, l’altoatesino in grandissima fiducia trova il break addirittura, purtroppo il russo ritrova subito un po’ di concentrazione e alza il proprio livello, riportandosi immediatamente in parità con il controbreak. Si scivola così naturalmente fino al tie-break e qui Sinner, da veterano, piazza il minibreak proprio quando, con il servizio a favore, può andare a chiudere sul 7-5 vincendo il secondo set e provando a stravolgere la storia di questo match.
Il terzo set è davvero anomalo. Da una parte, Sinner è ormai inquadratissimo per cercare di vincerla, ci mette tutto l’impegno e trova anche ancora una volta un break di vantaggio, Medvedev invece, una volta passato sotto, non si comporta bene: sembra snobbare i punti, tira la seconda come fosse la prima, riceve qualche fischio dagli spalti e sembra volersene andare il prima possibile. All’improvviso, però, torna a giocare con concentrazione massima e sorprende forse l’azzurro, trovando il controbreak e chiudendo successivamente a zero il turno di battuta che vale il 5-4 in suo favore. Bell’episodio di fair play di Medvedev che sotto 40-0 ammette che il punto dato da Lahyani in suo favore era in realtà di Sinner e si passa sul 5-5. Si va così al tie-break e qui la spunta il russo per 10-8 dopo alcuni altri episodi di nervosismo del numero due del mondo e della race, un vero peccato per l’azzurro che avrebbe meritato la vittoria.