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Presentata la seconda edizione delle Next Gen Finals che si svolgerà alla Fiera di Milano dal 6 al 10 novembre. Qualche novità, ma dopo il successo dell’anno scorso il format viene riconfermato praticamente in blocco: partite al meglio dei 5 set, con set brevi a 4 game (tie-break sul 3-3), no-ad (nessuno vantaggio sul 40-40, ma punto secco) e no let al servizio. “Questo è il secondo evento della mia vita a cui nessuno credeva, l’altro erano le Atp Finals di Londra: all’inizio vedevo solamente facce perplesse – ha dichiarato il presidente e amministratore delegato dell’Atp Chris Kermode – Vorrei ringraziare Fit e Coni, avevamo cinque città interessati e se devo essere onesto non ho guardato dove prendere più soldi ma chi credeva nell’evento con impegno, passione e fiducia. La prima edizione ha dimostrato che questo evento attrae l’attenzione del pubblico visto che oltre il 90% ha dichiarato di apprezzare il format. Lo spettacolo aumenterà visto che la metà dei partecipanti di questa seconda edizione saranno almeno top-50”.
Anche nel 2018 non ci saranno giudici di linea perché sarà presente la tecnologia dell’occhio di falco in tempo reale (l’Hawk Eye live), il pubblico potrà muoversi liberamente sugli spalti durante il gioco mentre i tennisti avranno il limite dei 25 secondi per poter servire e riprendere il gioco. “I risultati della prima edizione sono stati raggiunti in pieno, siamo molto contenti – ha sottolineato il presidente della Federazione italiana tennis Angelo Binaghi – Siamo sulla buona strada e sono sicuro che insieme all’Atp faremo una grande seconda edizione del torneo”.
Grande soddisfazione anche da parte del segretario generale del Comitato olimpico nazionale italiano Carlo Mornati: “Per il Coni è un onore e un orgoglio, la prima edizione è stata fantastica. Abbiamo parlato con i fatti, portando quello che sappiamo fare in un altro posto”. Gli obiettivi delle Next Gen Finals sono stati pienamente centrati: aumentare l’intensità, ridurre i tempi morti e incrementare i momenti decisivi dell’incontro senza snaturare la natura del gioco come testimonia la durata media degli incontri che è stata di un’ora e trentasei minuti, tre minuti meno quella delle partite Atp. “Vincere questo torneo mi ha dato una iniezione di fiducia importante – ha ammesso Hyeon Chung, vincitore della prima edizione delle Next Gen Finals – L’unico problema è che non posso difendere il titolo vinto lo scorso anno visto che sono troppo vecchio (ride ndr)”. Come lo scorso anno potrebbe esserci un torneo di qualificazioni per gli italiani per stabilire chi sarà l’ottavo partecipante come ammette anche Binaghi. “Non ci siamo ancora confrontati con l’Atp su questo aspetto, la nostra idea è comunque di riproporre la stessa formula dello scorso anno”.