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Il Media Day ha ufficialmente dato il via all’edizione 2021 delle Next Gen ATP Finals. Milano sarà per la quarta volta teatro dell’evento introdotto nel 2017; nello specifico si giocherà tra le mura dell’Allianz Cloud che ha fatto il suo esordio nel 2019 dopo due tornei giocati a Rho Fiera. Tra gli atleti al via c’è il nostro Lorenzo Musetti, impegnato nel Gruppo B con Sebastian Korda, Sebastian Baez e Hugo Gaston. “Due anni fa ho visto tutte le partite di Sinner e quest’anno vorrei provare a tenere il trofeo in Italia – scherza, ma neanche troppo il tennista di Carrara -. Battute a parte, tutti noi siamo onorati di poter essere qua e non vediamo l’ora di iniziare”. Per l’azzurro classe 2002 è il secondo contatto con le Next Gen ATP Finals, nel 2019 infatti disputò il torneo per il posto di riserva, perdendo in semifinale contro l’amico Giulio Zeppieri: “Due anni fa arrivai a Basiglio dopo aver giocato a lungo sulla terra, quindi non ero nelle migliori condizioni. Indipendentemente dal risultato però fu molto divertente perché il format era diverso dal solito: ho trovato nuove regole e nuovi stimoli – sottolinea Lorenzo, interrogato poi sulle condizioni del campo -. Non posso fare paragoni tra Il Palalido e lo Sporting Milano 3 perché farò il mio primo allenamento nel pomeriggio. Ciò che posso dire è che negli ultimi mesi ho giocato sul cemento indoor, quindi spero di potermi adattare senza fatica”.
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Sulle orme del poco più “vecchio” Jannik Sinner, Lorenzo troverà la spinta del pubblico italiano: un fattore sotto il tetto dell’Allianz Cloud: “Sono cresciuto, quest’anno ho ultimato la transizione dai Challenger al circuito maggiore. Capisco le aspettative e le attenzioni, mi fa molto piacere avere il pubblico dalla mia parte e non credo sarà un peso. Non è la prima volta che gioco in Italia con il tifo a mio favore e spero di poter rendere felice chi verrà a vedermi”. Tra le regole introdotte nella nuova edizione della rassegna, quella del coaching da bordocampo, che già alla vigilia ha incontrato il favore dei partecipanti: “Il coaching è molto utile, non capisco perché in ATP non si sia ancora seguito il modello WTA. È la mia regola preferita e va a migliorare il livello del tennis: esiste in ogni sport. Spero venga introdotta presto nel tour, su questo io e gli altri dovremmo tutti essere d’accordo”.
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