È Learner Tien il primo finalista delle Next Gen Atp Finals 2024, di scena in Arabia Saudita a Jeddah. Lo statunitense ha vinto il derby a stelle e strisce contro Alex Michelsen in rimonta con il punteggio di 2-4 4-2 1-4 4-0 4-1 in un’ora e 35 minuti di gioco. Il californiano classe 2005 affronterà nella finale per il titolo il brasiliano Joao Fonseca, che ha dominato la sua semifinale contro un Luca Van Assche acciaccato e lontano dalla sua miglior versione. Il classe 2006 di Rio de Janeiro si è imposto in tre set con l’eloquente punteggio di 4-2 4-2 4-1 in un’ora esatta, dimostrando una volta in più di essere forse l’astro nascente più luminoso del mondo del tennis.
In finale ci sarà dunque un remake della sfida del gruppo A, vinta in quattro set dal brasiliano. Fonseca inoltre, all’età di 18 anni e 3 mesi, diventa il secondo giocatore più giovane della storia a raggiungere la finale delle Next Gen Atp Finals; meglio di lui solo Jannik Sinner, che ci riuscì a 18 anni e 2 mesi nel 2019, edizione poi vinta dall’attuale numero uno del mondo in finale contro il più esperto Alex de Minaur.
La cronaca di Michelsen-Tien
Il primo set scorre rapidamente veloce, con i servizi a farla da padrone; Michelsen trova il break decisivo per portarsi a casa il primo parziale 4-2 grazie ad un grande rovescio lungolinea e sfruttando anche qualche imprecisione di troppo del suo avversario. La reazione di Tien però arriva puntuale, e nel secondo set sale sul 2-1 e servizio aiutato dal nastro, ma è bravo a mantenere il servizio e ad impedire di tornare in corsa a Michelsen: il set si chiude 4-2 e la gara si allunga.
Nel terzo set, Michelsen ha mostrato il suo meglio, salvando una palla break e poi strappando il break a Tien con una combinazione di colpi impressionante, portandosi sul 3-1 e consolidando il vantaggio con un rapido 4-1. Da qui in poi però si spegne la luce per il numero 41 Atp, che crolla sotto i colpi del suo avversario; Michelsen fatica infatti a mantenere un buon ritmo, e Tien ne approfitta alzando anche l’asticella del suo gioco. Il classe 2005 domina il quarto set 4-0, poi fa lo stesso nel quinto e decisivo parziale guadagnandosi così un meritato pass per la finale.
La cronaca di Fonseca-Van Assche
Molto più rapida la seconda semifinale, decisamente a senso unico. È un assolo infatti quello di Joao Fonseca, che nel primo set dopo aver fallito due palle break nel terzo gioco, lo concretizza in quello successivo e chiude 4-2. Nel secondo parziale Van Assche accusa anche un problema muscolare, che lo costringe a chiamare il medical timeout; il brasiliano però è un uomo in missione e concede pochissimo e dà spettacolo con un paio di colpi di altissimo livello.
Anche nel secondo set il break decisivo che rompe gli equilibri arriva nel quinto gioco, poi il nativo di Rio de Janeiro tiene a zero e si porta avanti di due set con un nuovo 4-2. Terzo set senza storia, con Van Assche ormai praticamente arreso di fronte alla potenza di colpi del suo avversario; Fonseca piazza subito il break in partenza e vola sul 2-0, poi ne trova un altro che gli permette di chiudere il match per 4-1 e di volare in finale.