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“Le emozioni si sono attenuate, sono a casa da due giorni. Ovviamente sono stati momenti molto belli ed emozionanti, ma anche un po’ tristi. Un mix di sentimenti. Da un lato c’era l’entusiasmo e la motivazione di giocare, ma anche un po’ di nervosismo per aver vissuto un momento speciale, e infine la soddisfazione di aver potuto giocare e far parte della storia. Se ne va una delle più grandi icone della storia dello sport, è normale essere tristi. Se ne sta andando qualcuno che ha intrattenuto, emozionato e ispirato molte persone in tutto il mondo, me compreso”. Rafa Nadal torna a parlare dell’addio di Roger Federer. A Londra, in Laver Cup, il re del tennis ha messo la parola fine sulla sua carriera in doppio in coppia con l’eterno rivale spagnolo. Una rivalità che è stata “sana sin dalla prima partita giocata a Miami“, spiega lo spagnolo ai microfoni di Onda Cero in Spagna. Lo dimostrano le lacrime: “Non volevo piangere, era il suo momento ma sono sensibile ed è stato un momento difficile. Alla fine ho avuto la fortuna di poter vivere quel momento, per lui è stato un momento importante e per me è stato un grande onore“, aggiunge Nadal che afferma di essersi “goduto la rivalità più ora che quando eravamo all’inizio. Di certo, quando giocavamo si respirava un’atmosfera diversa”. E sul suo di ritiro: “Le cose non si possono preparare con molto anticipo, nel corso della vita non si possono fare pronostici, non ci penso nemmeno”, spiega. Il motivo è chiaro: “Quando inizi a pensarci, significa che qualcosa non va”.
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