Tennis

Nadal si ritira: gli omaggi di Bertolucci, Volandri e Garbin

Filippo Volandri
Filippo Volandri - Foto LiveMedia/Fabio Patamia

“Avevo ancora il sorriso sulle labbra dopo aver commentato l’ennesima vittoria di Sinner, ma poi è arrivata questa notizia. Non era così inattesa, era solo questione di tempi e modi ma ci ha comunque rovinato la giornata. Nadal è stato sempre un esempio meraviglioso non solo per il tennis, ma per lo sport mondiale: per la qualità eccezionale del suo gioco, per il comportamento in campo, la disponibilità, il cuore, la determinazione, l’applicazione al lavoro”. Paolo Bertolucci, intervenuto a Palla al Centro2 su Rai Radio 1 Sport, ha omaggiato così Rafael Nadal, che oggi ha annunciato il ritiro: “Al di là dei numeri, è stato un giocatore meraviglioso in campo e fuori. Poi a qualcuno può magari piacere più stilisticamente Federer, però ci sono i titoli e i titoli fanno fede. Un giocatore che porta a casa 22 Slam, di cui 14 a Parigi, non può che stare in alto, in alto, in alto. I giovani, tra cui Sinner e Alcaraz, sono cresciuti seguendo l’esempio dei Fab Four, su questo non ci piove. Lo vedi dalla serietà e dalla maturità di ragazzi poco più ventenni in grado di gestire team in maniera personale. Non hanno dietro una squadra come hanno negli altri sport, si autogestiscono in maniera esemplare e lo hanno imparato a grazie alla strada tracciata dai grandi come Nadal”.

Dal palco del Festival di Trento, invece, i due capitani delle squadre di tennis hanno voluto omaggiare la leggenda spagnola. Così Garbin: “Rafa ci ha insegnato tanto, soprattutto che a volte bisogna anteporre le difficoltà personali, ha superato grandissimi ostacoli. Ha insegnato la cultura dello sport e credo che tanti dei campioni di oggi abbiano capito che è importante fare le cose con il sorriso. Questo sport non è solo sacrifici, ma una passione”. E ancora Volandri: “Ho avuto l’onore di condividere la mia carriera con grandi campioni come Rafa Nadal e Roger Federer. Il suo ritiro fa male, perché ci ha insegnato tantissimo, da lui ho imparato che non serve fare sacrifici, ma rinunce, è uno dei giocatori più sportivi di sempre, uno che si è battuto per tutti. Speriamo di incontrarlo nella finale di Davis a Malaga, ma se ci sarà è perché sarà competitivo”.

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