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Doppio bis sfiorato agli Internazionali BNL d’Italia 2018. Nelle finalissime della settantacinquesima edizione del torneo di Roma, Alexander Zverev va vicino alla riconferma del titolo a poche ore di distanza da quanto fatto da Elina Svitolina nel femminile.
UOMINI – Era francamente la miglior finale possibile. Il vecchio nuovo numero 1 al mondo contro il numero 1 della Race, il re del rosso contro il tennista più in forma del momento, reduce da 13 vittorie consecutive. Lo spettacolo non è mancato in un match che sembrava indirizzato appannaggio di Rafael Nadal dopo un primo set conquistato da alieno. “Tutto è stato perfetto poi le condizioni sono cambiate e dovevo capire come colpire la palla“. Analizza così il momento di buio tra secondo e metà del terzo set, in cui lo spagnolo ha rischiato di veder scivolare via il match. Zverev ha infatti comandato quasi in ogni punto, giocando in maniera ordinata e con scelte assennate. In soccorso di Nadal, però, è arrivata la pioggia: dal 3-2 e servizio per il tedesco, dopo una trentina di minuti di pausa, Rafa ha piazzato quattro giochi consecutivi sollevando al cielo l’ottavo titolo di Roma. Un’impresa, quella di Zverev, che è restata incompiuta in un match che fa storia a sé alla luce delle differenti condizioni di gioco nell’arco della stessa partita. Difficile ipotizzare lo scenario senza interruzione, più semplice azzardare un pronostico per Parigi in cui lo spagnolo arriva da favorito assoluto. La sconfitta con Thiem a Madrid è ormai archiviata e catalogabile come ‘fisiologica’ in un tour de force estenuante per chi come lui arriva sempre in fondo, settimana dopo settimana. Il cosiddetto “Slam rosso” – successo nei tre 1000 e il Roland Garros – è arrivato d’altronde solo nel 2010, anno in cui però rinunciò dolorosamente al torneo di Barcellona. All’esame Parigi è comunque atteso anche lo stesso Zverev, fin qui con prestazioni inversamente proporzionali a quanto di buono fatto nei tornei 2 su 3. “Per ora il più forte è lui, alla prossima vedremo“: Sascha ha lanciato il guanto di sfida ai ‘grandi’, Rafa compreso.
DONNE – La strada è ancora lunga per emulare Rafa ma Elina Svitolina sembra averci preso gusto a Roma. In attesa di un tatuaggio celebrativo (“Solo se vinco cinque volte di fila“, poiché il record vigente è del poker firmato Conchita Martinez) la tennista ucraina si riconferma al Foro Italico nella stessa finale della passata edizione. Questa volta tutto è filato più liscio con un primo set chiuso in appena 19 minuti grazie ad un rotondo 6-0. La Halep non è riuscita a cambiar passo complici alcuni fastidi fisici post-match contro Sharapova: “Quando gioco con lei la palla arriva piatta e sono costretta a correre e piegarmi tanto“, ha spiegato Simona che può consolarsi con il numero 1 protetto dall’assalto della Wozniacki. Almeno fino al Roland Garros, dove sarà chiamata a difendere i punti della finale e provare a sollevare al cielo il primo Slam in carriera. Impossibile, tuttavia, non inserire la Svitolina nel parco delle grandi favorite: anche Elina è attesa allo step successivo, ossia essere maggiormente competitiva nei Major in cui non ha mai fin qui raggiunto una semifinale. Con l’iniezione di fiducia del Foro Italico e una maggior consapevolezza dopo essersi stabilizzata ai piani alti del ranking negli ultimi dodici mesi (oltre al fatto, non da poco, di aver mantenuto la quarta teste di serie per Parigi) potrebbe essere abbastanza matura da sorprendere tutti.