In Evidenza

Musetti, la luce in fondo al tunnel non si vede. Due le strade per salvare la stagione: fermarsi o cambiare

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Foto Ray Giubilo

La sconfitta al primo turno del torneo di Doha contro Zhang non è altro che l’ennesimo brutto passo falso per Lorenzo Musetti, che da sei mesi a questa parte sembra ormai un lontano parente del giocatore che fino a poco tempo fa incantava gli appassionati di tutto il mondo con il suo tennis e vinceva belle partite. A dir la verità, la situazione ricorda molto quella di dodici mesi fa, quando Musetti vinse un paio di partite in United Cup prima di calare vertiginosamente e riprendersi solo da Monte-Carlo in poi, sulla sua amata terra rossa. Un anno d’esperienza in più evidentemente non è servito dato che Lorenzo fa ancora fatica a trovare continuità e non riesce ad esprimersi al meglio in campo.

Se la sconfitta della settimana scorsa a Rotterdam contro Griekspoor, maturata dopo aver mancato due match point, lasciava in qualche modo ben sperare, quella odierna contro Zhang è invece troppo grave per considerarla al pari delle altre. Eloquente il punteggio di 6-2 6-0, che ovviamente non rispecchia la differenza tra l’azzurro e il cinese mentre invece riflette il momento difficile che sta vivendo l’azzurro. Atteggiamento negativo, scarsa fiducia ed un tennis troppo passivo.

La cosa più negativa è proprio che non s’intravede una luce in fondo a questo buio tunnel, a meno che non ci si voglia rassegnare, sperando che l’arrivo della stagione su terra rossa risolva magicamente tutti i problemi. La batosta subita oggi mette in chiaro che bisogna intervenire al più presto e le possibili strade da seguire per invertire il trend sono due: la prima è piuttosto drastica, ovvero smettere di giocare i tornei e collezionare uscite al primo turno per dedicarsi a intense sessioni d’allenamento, quindi tornare in campo solamente una volta ritrovata la serenità e il proprio miglior tennis.

La seconda invece è continuare a giocare i tornei – ed ha senso, essendo Musetti ancora giovane – ma farlo in maniera diversa. Se giocando in un certo modo sono arrivate solo sconfitte – addirittura Lorenzo non vince due partite dallo scorso ottobre, a Chengdu – tanto vale cambiare qualcosa. E dunque perché non sperimentare, a livello di tennis, di routine o anche psicologicamente. Il tempo è dalla parte di Musetti visto che davanti a sé ha una carriera ancora lunga; è importante però non essere troppo passivi ed agire prima che sia troppo tardi.

SportFace