Una triste notizia ha scosso il mondo del tennis. Arthur Worth Collins (per tutti Bud, sin dai tempi dell’università) si è spento all’età di 86 anni, nella sua casa di Brookfield.
Una delle figure più rappresentative di sempre del panorama tennistico, pietra miliare del giornalismo della racchetta, entrò nelle case degli americani nel 1968, per raccontare gli Us Open per conto della CBS. Ma il suo nome è indissolubilmente legato alla NBC, per la quale ha lavorato ininterrottamente dal 1972 al 2007. E proprio in quell’anno, Bud, durante il torneo di Wimbledon, comunicò tristemente che l’emittente aveva deciso di non rinnovargli il contratto. Ma il suo amore per il tennis lo portò a continuare a scrivere per il Boston Globe, e a firmare un ultimo importante contratto televisivo con ESPN, pochi mesi dopo il divorzio dalla NBC.
Rinomato anche per il suo stravagante modo di vestire (son passati alla storia i pantaloncini rossi, bianchi e verdi che indossò per anni durante le interviste televisive a fine match), deve la sua fama di scrittore principalmente alla “Encyclopedia of tenis”, il suo capolavoro, oltre ad alcune biografie di noti personaggi sportivi (su tutti Rod Laver).
Proprio nel corso degli ultimi Us Open, gli è stato attribuito un ultimo gratificante riconoscimento: la sala stampa degli Us Open, adesso, porta il suo nome.
Addio Bud, ci mancheranno la tua profonda cultura sportiva e la tua genuina passione. E a dirla tutta, ci mancherà anche quel tricolore dei tuoi pantaloncini.
