In un’intervista rilasciata alla BBC, Elina Svitolina ha parlato della guerra nel suo paese, l’Ucraina, e delle conseguenze che ha avuto: “Quando sono tornata in Ucraina mi ha sorpreso lo spirito indistruttibile delle persone e in particolare dei soldati che difendono il Paese. Penso a loro e a come si sentano al fronte e poi ci sono io in condizioni perfette sul centrale di Wimbledon. Credo che ognuno debba combattere sul proprio fronte, ma l’obiettivo comune è sostenere i soldati in ogni modo e non fargli perdere il loro spirito. Leggono ancora le notizie e seguono lo sport. Dopo il 24 febbraio 2022 tutto è cambiato e l’unico desiderio è tornare a vivere una vita normale. Non è stato facile per le famiglie“.
Svitolina ha fatto il possibile per aiutare i suoi connazionali, tra cui organizzare un tennis camp per bambini in Polonia, visitato da lei stessa lo scorso settembre. Tra i partecipanti c’era anche Makar, 12 anni, che ha detto: “L’arrivo di Elina è stata una sorpresa per noi. Sognavo di incontrarla perché oltre ad essere una grande tennista, ma anche una persona dal cuore grande. Le sono grato per non aver mai dimenticato il suo Paese. E’ un’ispirazione per me, voglio anche diventare un tennista professionista ed essere in grado di aiutare chi ne ha bisogno. Quando è scoppiata la guerra, l’unica cosa su cui potevamo concentrarci era il tennis: quando prendevamo una racchetta in mano dimenticavamo tutto ciò che accadeva intorno a noi“.
Un’altra bambina che ha vissuto quest’esperienza è stata Daria, che ha vinto uno dei tornei, ricevendo così un contributo economico per finanziare la propria carriera: “Io e gli altri bambini abbiamo provato molte emozioni durante il processo di formazione, ma anche per il fatto che la nostra vita era cambiata. Svitolina è una vera leader che difende l’Ucraina su tutte le piattaforme possibili e aiuta i bambini che sono rimasti e non se ne sono andati“. “Il Centro nazionale del tennis è stato distrutto e non ci sono molti posti dove si possa giocare a tennis – ha proseguito Svitolina, per poi concludere – Sento di avere una missione da anni: continuare a sostenere il tennis e portare qualcosa di nuovo in Ucraina con il tennis e con lo sport perché unisce le persone“.