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“Lavoro da casa, come molti italiani. Con lo staff del Club Italia sto facendo una sintesi di quanto fatto finora, anche in termini di dati statistici. Organizziamo spesso video-conferenze con i tecnici delle nazionali giovanili femminili ed eventi di formazione on-line. Lavoro a parte, sto leggendo molto, sia libri che giornali, interessandomi a svariati argomenti: sport, economia, natura e approfondimenti sul virus, che sta interferendo con le nostre vite“. Così Milena Bertolini, Ct della Nazionale italiana di calcio femminile, ha parlato della sua quotidianità in quarantena ai microfoni del sito ufficiale della Figc. E sulle giocatrici della rosa azzurra: “Le ho sentite tutte a inizio aprile, prima di Pasqua. Ho chiesto loro come stanno e come vivono questo momento. Le seguo sui social media, e so che stanno lavorando da casa con i programmi di allenamento consigliati dai rispettivi club, in vista di una ripartenza“.
E sullo slittamento di un anno del Campionato Europeo, dal 2021 al 2022: “Non più di tanto per quanto riguarda le qualificazioni, perché da settembre in poi disputeremo gare decisive con Israele, Bosnia, Danimarca ed eventualmente i play-off nel caso non rientrassimo tra le prime o le tre migliori seconde; in quest’ottica l’eventualità che qualche impegno slitti di alcune settimane non cambia i nostri piani – ha concluso – La prospettiva potrebbe invece mutare in vista dell’Europeo che, tenendosi un anno più tardi, porterà le ragazze ad avere un anno in più del previsto, nel bene o nel male. Ma in ogni modo, come dichiaro spesso, non ho pregiudizi sull’et, e baso le mie convocazioni sul rendimento in campo, a prescindere che la calciatrice abbia 36 o 18 anni”.
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