Un derby italiano ai quarti di finale del Masters 1000 di Miami 2024 è sempre più vicino. Jannik Sinner sta infatti facendo valere il suo status di seconda testa di serie e, pur faticando più del previsto, è arrivato agli ottavi di finale come da pronostico. Ottavi raggiunti anche da un super Matteo Arnaldi, capace di dare 2 set a 0 ad avversari del calibro di Arthur Fils, Alexander Bublik e Denis Shapovalov – tutti presenti, passati o futuri top 20. Anche se non è ancora fatta, sognare si può perché nel loro lato di tabellone sono uscite di scena quasi tutte le teste di serie (le uniche due al terzo turno erano proprio Sinner e il suo avversario, l’olandese Griekspoor) e tutto lascia pensare ai due italiani in rotta di collisione. Ma c’è un “ma”, anzi ce ne sarebbero due.
Pensare che Christopher O’Connell riesca a impensierire Jannik è quasi utopico allo stato attuale. Senza nulla togliere all’australiano, che sta disputando un ottimo torneo ed è sempre più vicino al proprio best ranking, Sinner è di un altro livello e sta vivendo una stagione strepitosa che lo rende ancora più favorito. Basta dare un’occhiata alle quote, con la vittoria di O’Connell che paga addirittura 10 volte la posta in palio. Ovviamente a parlare sarà il campo e l’azzurro non dovrà prendere sottogamba l’impegno; un risultato diverso da una sua vittoria, tuttavia, assumerebbe i contorni di un mezzo miracolo sportivo. Non preoccupa più di tanto neppure l’unico precedente, con vittoria dell’australiano ad Atlanta nel 2021.
Diverso il discorso per Matteo Arnaldi, che sul suo cammino dovrà vedersela contro il ceco Tomas Machac, grande sorpresa di questo torneo. I segnali di un suo exploit c’erano già da mesi (quarti a Marsiglia e Dubai, terzo turno a Melbourne dopo aver battuto Tiafoe), ma è in Florida che è riuscito a consacrarsi, ottenendo la prima vittoria in carriera contro un top 10 (Andrey Rublev) e battendo poi anche Andy Murray. Un cliente molto scomodo dunque per Arnaldi, che secondo i bookmakers partirà persino leggermente sfavorito. Se Machac sta facendo molto bene, lo stesso si può dire però del sanremese, che in caso di vittoria ritoccherebbe il proprio best ranking, salendo al numero 32 (molto prezioso anche in ottica Slam perché sarebbe testa di serie).
I presupposti per assistere ad un derby tricolore, il secondo nel torneo dopo Sinner-Vavassori, ci sono dunque tutti perché entrambi gli azzurri stanno facendo bene. Serve però un ultimo sforzo contro due avversari alla portata, ma insidiosi (seppur in maniera diversa). La speranza è che il torneo di Miami continui a portare bene all’Italia, dopo le finali di Sinner nel 2023 e nel 2021, ma anche la semifinale di Fognini nel 2017.