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Medvedev favorito ma non imbattibile: Arnaldi può sognare il terzo turno a Madrid

Matteo Arnaldi
Matteo Arnaldi - Foto Felipe Mondino/Sipa USA

Matteo Arnaldi sa come si batte il numero 4 del mondo a Madrid. L’ha fatto lo scorso anno, in quello che fu il torneo che lo presentò al “tennis che conta”, sconfiggendo in due set Casper Ruud. Ci riproverà stavolta contro Daniil Medvedev, un giocatore che non predilige la terra battuta ma che ha dimostrato di sapercisi adattare alla grande vincendo gli Internazionali d’Italia lo scorso anno. Sicuramente l’azzurro arriva molto più rodato all’appuntamento, essendo reduce dai quarti di finale raggiunti a Barcellona e avendo già vinto un match alla Caja Màgica, in due set contro O’Connell. Per Medvedev si tratterà invece dell’esordio nel torneo (le teste di serie beneficiano di un bye al primo turno) e appena del terzo match stagionale su questa superficie dopo il secondo turno raggiunto a Monte-Carlo (vittoria contro Monfils, sconfitta contro Khachanov).

Ciononostante, a scendere in campo con i favori del pronostico sarà il tennista russo, che rimane un giocatore più forte al momento e con più armi per imporre il suo gioco. Neppure i precedenti sorridono al tennista sanremese, sconfitto in entrambi i confronti lo scorso anno, andati in scena sempre sul veloce. 6-4 6-2 a Dubai, 6-2 7-5 a Toronto: due sconfitte “a testa alta”, in cui però Matteo non ha avuto grosse chance. Stavolta tuttavia lo scenario può cambiare, sia perché cambia la superficie sia perché Arnaldi ha più esperienza.

E non sono da sottovalutare neppure i risultati dello scorso anno a Madrid: l’italiano dimostrò di trovarsi molto a suo agio in queste condizioni di gioco, superando le qualificazioni e spingendosi fino al terzo turno; Medvedev fu invece sconfitto agli ottavi da Karatsev dopo aver già rischiato grosso al turno precedente. Ciò che dovrà fare Arnaldi, oltre a mantenere i nervi saldi, sarà cercare di far giocare male l’avversario e di far venire a galla tutta la sua avversione per questa superficie – che non si sposa particolarmente bene con il suo gioco – e scalfire le (tante) certezze del suo tennis. Un aspetto da non sottovalutare, soprattutto dopo quanto accaduto a Monte-Carlo, è che è presente occhio di falco, dunque Medvedev non potrà (o meglio, dovrà impegnarsi) prendersela con l’arbitro per qualche eventuale decisione dubbia.

L’unica certezza alla vigilia è che Arnaldi se la potrà giocare, perché Medvedev sulla terra battuta concede sempre qualcosa e perché Matteo ha dimostrato di valere eccome. In palio c’è un posto al terzo turno contro Sebastian Korda (a meno di miracoli di Purcell). Ripetere il risultato dello scorso anno, anche a causa di un sorteggio non particolarmente fortunato, non sarà facile; Arnaldi potrà tuttavia giocarsi le sue carte nella speranza di consolidare il suo feeling con il torneo madrileno.

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