[the_ad id=”10725″]
Un inizio di giornata ai limiti dell’inverosimile per Matteo Donati, fresco vincitore nel match inaugurale di qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia 2016 contro Santiago Giraldo per 4-6 6-3 7-6(3). Una settimana che definire ricca di colpi di scena è quantomeno riduttivo. L’avevamo intervistato esattamente 6 giorni fa (qui l’articolo) mentre sosteneva a bordo campo Verena Meliss durante il torneo di Prequalificazioni. “Sono tornato ad allenarmi da 3 giorni – aveva confessato l’azzurro – ma mi sento già bene. Mi allenerò qui al Foro Italico una settimana, firmerò per le quali sperando che accada un miracolo…”. Detto fatto. Suonano quasi come una premonizione le parole dell’azzurro numero 241 del ranking Atp. Il destino ha deciso di riservargli una chance, una di quelle possibilità che devono essere colte al balzo. Subito.
Sono le 9:30 del mattino: al tennista nativo di Alessandria viene comunicato di fretta e furia che Benjamin Becker, per via di un problema alla spalla, non prenderà parte al match che da lì a 30 minuti si sarebbe disputato sul campo numero 4. Neanche il tempo di un riscaldamento e “Donats” è lì pronto a scendere in campo. Il tabellone riporta ancora il nome di Benjamin Becker, la gente sugli spalti lo scambia inevitabilmente per il tedesco (caspita Matteo, anche tu potevi evitare di metterti il cappellino alla rovescia come il buon Benjamin!). I livescore vanno in tilt, il suo punteggio inizia ad aggiornarsi quando l’allievo di Massimo Puci è sotto già di un break.
Dall’altra parte della rete il caso vuole che ci sia Santiago Giraldo, lo stesso colombiano battuto lo scorso anno a Roma in tre set. Partenza col freno a mano tirato per Donati. È subito break per il giocatore di Pereira che per tutto il primo set appare a tratti ingiocabile. Ottima percentuale di prime palle in campo con una resa notevole ed un rovescio lungolinea tanto piatto quanto efficace da assicurasi agevolmente il primo parziale per 6-4. Un inizio da motore diesel e una sola sbavatura nei primi due game del set sono costate care al piemontese.
Nell’avvio di secondo set la musica inizia a cambiare: Donati si fa più pericoloso e si rende maggiormente propositivo anche dalla risposta, grazie anche ad una prima meno penetrante dell’avversario ed una percentuale di prime palle in campo in netta flessione rispetto a quanto accaduto nel primo set. Il break operato dall’allievo di Puci è di quelli che fanno alzare la gente coi pugni rivolti verso il cielo. Determinazione, grinta e quegli occhi della tigre di chi appare tutt’altro che in sfiducia ed aspetta il momento giusto per azzannare la propria preda. Giraldo inizia a perdere le staffe, risposte tirate quasi in back che finiscono fuori di metri o rovinosamente in rete vicino al gancio.
Come l’anno passato anche oggi si va al terzo e decisivo set. Il colombiano non soffre mai al servizio e Donati deve sempre rincorrere, recuperare e ancora rincorrere nel punteggio. Matteo si salva due volte da 0-30 ma soprattutto annulla due palle break di cui una nel 12esimo game che equivaleva, ovviamente, ad un sanguinoso match point. La bolgia si fa sentire, Massimo Puci incoraggia il ragazzo con fare silenzioso e sicuro di chi sa che la partita si può portare a casa. Matteo ha un piano ben preciso di gioco, kick alto sul rovescio di Giraldo da sinistra e comando delle operazioni dal centro del campo col drittone. Si va a finire al tie-break al termine di un set e di un match giocato a livelli pazzeschi da ambo i giocatori. Il tennista di Alessandria esce fuori i denti, gioca un tie-break strepitoso a suon di vincenti e costringendo spesso e volentieri l’avversario a commettere qualche gratuito specialmente con quel rovescio che tanto aveva fatto patire l’azzurro. Donats porta a casa la partita per le felicità del suo angolo e del pubblico accorso al Foro Italico. Lo spettacolo è appena iniziato!