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Con l’ingresso nella top 100 ATP, Matteo Berrettini si è confermato il prospetto più maturo del tennis italiano. Il ventunenne azzurro ha raggiunto il traguardo grazie agli ottimi risultati maturati nei challenger che hanno aperto la stagione, in particolar modo spiccano la vittoria di Bergamo e la finale di Irving. Berrettini è sulla cresta dell’onda e nella settimana successiva alla finale di Irving ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale dell’ATP.
“Sono emozionato perché sognavo questo traguardo da quando avevo sette anni e ho iniziato a giocare a tennis – questo l’esordio di Berrettini – Adesso che sono arrivato in top 100 però non voglio fermarmi perché punto ad andare oltre. Per riuscirci lavorerò duro per migliorare sempre più”.
I risultati raggiunti in questo 2018 hanno sorpreso lo stesso Berrettini che afferma: “Due anni fa sono stato fuori sei mesi per un infortunio e l’anno scorso ero fuori dalla top 400. Sarò sincero e ammetto che non mi sarei aspettato di salire così velocemente. Sono felice e vivo bene questo momento ma devo continuare a migliorare il mio gioco e il mio best ranking consapevole che nel tennis c’è bisogno sempre lavorare per raggiungere i risultati”.
Matteo parla anche di chi lo circonda e in particolar modo di Vincenzo Santopadre: “Il mio coach è come un secondo padre per me. Siamo insieme a otto anni e spendo più tempo con lui che con la mia famiglia. Lavoriamo ogni giorno sui miei colpi e sono migliorato molto sul rovescio e mi muovo meglio in campo”. Berrettini parla anche dell’atteggiamento tattico in campo: “Sono alto e devo cercare di sfruttare questa cosa maggiormente diventando più aggressivo. Devo cercare di aggredire il punto il prima possibile dato che non mi piace giocare scambi prolungati”:
In conclusione Berrettini fa una panoramica generale del suo momento: “Adesso sono nella top 100 ma non voglio caricarmi di pressioni concentrandomi solo sulla classifica. La cosa più importante e migliorare me stesso e il mio tennis. Sono felice di quello che faccio e di giocare a tennis girando il mondo. Per me è importante migliorare anche come persona ogni giorno.