
Matteo Berrettini - Foto Corinne Dubreuil/ABACAPRESS.COM
Matteo Berrettini torna a splendere anche sulla terra battuta, sui palcoscenici più importanti, in questa sua “seconda carriera” post infortuni del biennio 2022-2023. Sul rosso del Court Rainier III, il Centrale del Montecarlo Country Club, un torneo che per il romano è di casa ma che era riuscito a giocare soltanto quattro volte nel corso degli anni, Matteo fa l’impresa e sconfigge il numero due al mondo Alexander Zverev con il punteggio di 2-6 6-3 7-5.
Supportato dai tanti tifosi italiani presenti nel Principato, l’ex numero sei della classifica ATP è riuscito a girare in suo favore un match in cui era stato abbastanza surclassato per un set, raggiungendo così per la seconda volta gli ottavi di finale nel Masters 1000 monegasco. Due anni fa non ebbe neanche l’opportunità di giocarseli, dato che nel match vinto al secondo round contro Cerundolo si procurò il solito infortunio agli addominali. Giovedì la chance ce l’avrà, sperando nel derby con Lorenzo Musetti, che prima però deve sconfiggere Jiri Lehecka. Intanto arriva una bella vittoria tirata contro un top-5, cosa che era mancata di un soffio a Miami contro Taylor Fritz.
Per Zverev arriva invece l’ennesima battuta d’arresto, seppur oggi abbia espresso un tennis senz’altro di livello più alto rispetto a quanto fatto vedere tra febbraio e marzo in Sud e Nord America. Un ko che rende ufficiale anche il n°1 di Jannik Sinner fino al torneo di Roma: l’altoatesino sarà la prma testa di serie al Foro Italico.

La cronaca di Berrettini – Zverev
Un match che si è incanalato nei binari giusti per il n°2 del ranking mondiale sin dai primi punti. Break in apertura a mettere subito le cose in chiaro, poi un’ottima gestione fino al 6-2 finale grazie a un ulteriore turno di battuta strappato al tennista romano nel quinto game. Un primo set in cui Zverev è stato in un paio di giochi costretto ai vantaggi sul proprio servizio, ma senza concedere alcuna palla break all’avversario. Nove i punti di differenza tra i due, con un Berrettini che nel tentativo di tenere il ritmo del tedesco finiva per commettere troppi errori, ben 13 alla fine della frazione d’apertura.
Berrettini soffre anche nelle fasi iniziali del secondo set, ma un recupero da 0-30 sull’1-1 è provvidenziale nell’evitare di essere costretto a rincorrere ancora Zverev. E alla fine il calo di quest’ultimo arriva, con un brutto game giocato sul 2-3, quando commette quattro errori e consegna il primo break dell’incontro a Matteo. L’ex finalista di Wimbledon prende fiducia e non concede chances per rientrare all’avversario, chiudendo per 6-3.
Equilibrio anche all’inizio del terzo set, ma l’inerzia pare essersi spostata dalla parte dell’italiano, che rispetto alla prima ora di match ha molta più pazienza e cerca maggiormente le variazioni rispetto a spostarsi in fretta sul lato del dritto. La svolta arriva sul 3-3, con Matteo che sullo 0-30 si inventa un prodigioso recupero che gli consegnano tre palle break consecutive. Zverev annulla le prime due, ma un passante nei piedi da parte di Berrettini lo costringe a una difficile stop volley che finisce in rete alla terza chance utile. Il n°1 del tabellone non molla e va 15-30 in risposta, poi si procura una palla del controbreak, ma qui il suo passante di dritto finisce largo di pochi centimetri.
Berrettini risale e si porta sul 5-3, ma sul 5-4 la tensione si fa sentire e il romano gioca un brutto game colmo di errori che riportano Sascha in partita. Le occasioni non sono finite qui: l’azzurro sul 5-5 non concretizza un vantaggio di 15-40, ma sulla parità prima esce vincitore da un clamoroso scambio da 48 colpi, poi gioca un altro gran punto e torna avanti di un break. Questa volta non trema Matteo, che a trenta chiude il match e si regala una grande gioia.

Rune si ritira, out anche Humbert. Tutto facile per Dimitrov
Lascia abbastanza rapidamente il Principato di Monaco anche Holger Rune, che da programma è sceso in campo sul Centrale prima di Berrettini e Zverev. La giornata del giovane tennista danese però è durata poco, perché in visibili condizioni di sofferenza per qualche malanno, Rune è stato costretto al ritiro contro Nuno Borges. Il portoghese stava dominando e si trovava avanti 6-2 3-0 quando il classee ’03 ha alzato bandiera bianca. Un altro tennista visibilmente menomato era Ugo Humbert, che si è procurato un infortunio in casa e si è presentato in campo contro Alexey Popyrin con una vistosa fasciatura alla mano destra. Il francese ha lottato, ma alla fine si è arreso in rimonta con lo score di 3-6 7-6(2) 6-4 dopo quasi tre ore di battaglia.
Tutto facile per Grigor Dimitrov, che invece in apertura di programma si è sbarazzato senza troppi problemi di un Nicolas Jarry sempre più in caduta libera. Il bulgaro ha bagnato il suo esordio stagionale sulla terra battuta con una netta affermazione per 6-3 6-4.