Daniil Medvedev è il vincitore del Masters 1000 di Toronto 2021. Il russo, testa di serie numero uno, ha rispettato il pronostico e ha sconfitto Reilly Opelka con il punteggio di 6-4 6-3 in un’ora e 25 minuti di gioco. Per il numero due del mondo si tratta del quarto titolo a livello 1000, il viatico migliore per andare a Cincinnati a difendere i punti della vittoria dell’edizione 2019 del torneo dell’Ohio. Per Opelka il rimpianto di non essere riuscito a giocare il suo tennis, anche per meriti dell’avversario, resta comunque una settimana davvero incredibile che consente allo statunitense di salire al numero 23 del mondo e guardare con fiducia ai prossimi impegni.
TORONTO 2021: IL MONTEPREMI DEL TORNEO
La cronaca – L’avvio di partita di Opelka è molto convincente, con percentuali al servizio e continuità che non lasciano intravedere alcuna tensione per la partita fin qui più importante della carriera. Il primo passaggio a vuoto sorprendentemente è di Medvedev invece, che nel quarto game si trova sotto 0-40 dopo due doppi falli consecutivi: il russo però riesce a salvarsi e riesce a mantenere il servizio. Una reazione da campione, che porta subito dopo al break: Medvedev trova due grandissime risposte, la prima di Opelka latita nel momento clou e così un parziale da 9-2 vale alla testa di serie numero 1 il vantaggio sul 3-2.
Al netto di qualche incertezza al servizio, Medvedev sale di livello con il passare dei minuti: il russo strappa applausi con un paio di passanti che gli valgono le palle del possibile doppio break, ma Opelka non ci sta e rimane in qualche modo in scia all’avversario. Lo statunitense però non sembra avere le armi per concretizzare la rimonta, Medvedev non trema e chiude il parziale sul 6-4 dopo 38 minuti.
Il secondo set si apre subito con grandi difficoltà per Opelka, spesso incapace di chiudere lo scambio sull’uno-due e costretto a scambi prolungati che quasi sempre vedono Medvedev avere la meglio. Ad ogni modo il gigante del Michigan riesce a tenere la battuta, ma nel terzo game cede il servizio con grandi colpe visti gli errori con lo smash e la volèe in campo aperto prima del sanguinoso doppio fallo finale che consente a Medvedev di prendersi un break di vantaggio. Il numero due del mondo impressiona per concretezza e capacità di coprire il campo, facendo sembrare “normali” le bordate di Opelka che continua a collezionare errori a rete che in semifinale con Tsitsipas non si erano assolutamente visti. Ad ogni modo lo statunitense riesce a risalire dallo 0-30 per accorciare sul 3-2 e subito dopo ha la grande chance per il controbreak ma la spreca con una smorzata sbagliata sia a livello tecnico che probabilmente tattico.
Medvedev sale così sul 4-2 e nel settimo game vince il punto più spettacolare della partita con una difesa incredibile, l’aiuto del nastro e alla fine il lob a beffare un Opelka davvero senza parole tra gli applausi del pubblico di Toronto. Nel momento più importante però lo statunitense annulla la palla del doppio break soprattutto grazie a ben quattro ace, il fondamentale fino a quel momento quasi del tutto assente nel suo match. Il russo però sale sul 5-3 con un game da appena 59 secondi e con un altro paio di difese clamorose si costruisce il match point: Opelka manda in rete il dritto e il russo può così alzare le braccia al cielo.