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A distanza di quattro anni dall’ultima edizione del 2019 torna in calendario l’appuntamento con il ‘Rolex Shanghai ATP Masters’, il penultimo 1000 della stagione tennistica e culmine di questo swing asiatico post-US Open (anche se in realtà la settimana successiva c’è chi andrà a Tokyo, posticipando così l’arrivo in Europa per i tornei sul veloce indoor).
L’ultimo a inserire il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione è stato Daniil Medvedev, che riuscì ad imporsi in due comodi set su Alexander Zverev in un torneo che regalò particolare emozioni anche ai colori italiani, con Matteo Berrettini che riuscì a spingersi fino alle semifinali confermando l’exploit di poche settimane prima a New York, e Fabio Fognini che sì arrampicò fino ai quarti dopo una memorabile vittoria ai danni di Andy Murray.
Ma torniamo al presente, anche perché la prima testa di serie del tabellone quattro anni fa muoveva ancora i primi passi sul circuito maggiore. Ora, invece, Carlos Alcaraz a Shanghai ci arriva da primo favorito complice l’assenza di Novak Djokovic, con il serbo che ha deciso di saltare l’intera trasferta asiatica per ricaricare un po’ le pile in vista delle ultime fatiche europee. Lo spagnolo esordirà contro il vincente di Borges/Barrere e la prima testa di serie che potrebbe ritrovarsi di fronte è invece Daniel Evans.
In generale è una parte alta in cui Alcaraz dovrà stare attento più che altro ai tanti tennisti motivati perché alla ricerca di punti importanti in ottica Finals. Da Taylor Fritz, possibile sfidante in ottavi, a chi uscirà dal secondo quarto di tabellone tra Rublev, Paul o magari Tsitsipas. Sono due gli azzurri presenti: Lorenzo Sonego attende un avversario proveniente dalle qualificazioni per poi eventualmente sfidare Frances Tiafoe, mentre Matteo Arnaldi sarà opposto a Popyrin e il possibile avversario di secondo turno è Struff.
Jannik Sinner è inserito nella parte bassa del tabellone e anche questo sorteggio ci fa capire come sia essenziale che l’altoatesino riesca a raggiungere quella quarta posizione mondiale il più presto possibile. Proprio per evitare urne come queste. Dopo l’esordio contro Giron o Galan e un terzo round contro presumibolmente Baez, Jannik è finito ancora nell’ottavo di uno Zverev in gran forma. Ma nello stesso sedicesimo del tedesco c’è anche Ben Shelton reduce dalla semifinale nell’ultimo Slam. Dovesse uscire indenne da questo ottavo, poi le cose potrebbero non diventare più semplici, dato che il quarto di tabellone è quello della bestia nera Daniil Medvedev.
Insomma, poteva andare meglio. Lo dimostra il fatto che un’eventuale semifinale in teoria potrebbe anche risultare meno complessa sulla carta rispetto ai turni precedenti. Il terzo quarto è infatti quello di Rune e Ruud, due giocatori che per motivi diversi non sono esattamente nel loro momento migliore della carriera. Qui è presente Lorenzo Musetti, 17esima testa di serie: bye all’esordio, poi uno tra Purcell e un qualificato in un match già da non sottovalutare. Il sedicesimo è quello di Hurkacz e c’è anche Fabio Fognini, al quale è stata concessa una meritata wild card per quanto fatto vedere in passato qui a Shanghai. Il ligure ha Kokkinakis al primo turno.
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