“Sono contento di tornare a gareggiare, è da un po’ che non giocavo in un torneo Atp. È stata una stagione stancante e vincente, che ha richiesto un grande sforzo mentale ed energia per gestire anche i molti aspetti che arrivano dall’esterno, le aspettative che si sono create per il potenziale golden slam e grande slam. Mi sono allenato molto bene nelle ultime settimane. Questo è un torneo in cui ho fatto bene negli scorsi anni, e questo mi dà motivo di credere che possa fare bere e andare lontano. La mancanza di partite giocate può essere pericolosa, per cui devo cominciare i primi match con la giusta intensità, e trovare la mia forma migliore a mano a mano che avanzo nei match, sperando di vincere”. Così Novak Djokovic, in vista dell’impegno nel Masters 1000 di Parigi-Bercy 2021.
Il serbo torna a gareggiare dopo la sconfitta nella finale di US Open. A proposito del suo lungo periodo di pausa e al ritorno dopo quella sconfitta, spiega: “Nel corso degli anni ho imparato a convivere con le sconfitte, fino a viverle come opportunità per crescere. Quella in finale di US Open è arrivata nel momento peggiore e migliore per me, si può dire. Ovviamente ero contrariato, ma mi sento fortunato per aver vissuto l’amore dello stadio, un supporto che non avevo mai vissuto prima in vita mia a New York, e nemmeno in molti altri posti nel mondo, in realtà. Quella è stata una vittoria dal lato umano. Non me l’aspettavo, di solito gioco in ambienti ostili. Perdere quella partita mi ha fatto rendere conto che c’è sempre un qualcosa su cui allenarsi e da migliorare, per cui vedremo quanto sarò pronto emotivamente per le prossime partite”.
Infine, una considerazione sulla possibile partecipazione all’Australian Open: “Deciderò dopo che avrò visto la dichiarazione ufficiale da Tennis Australia. Ad oggi ancora non ne sono arrivate, per cui fino a quel momento non parlerò più di questo perché non voglio essere parte di speculazioni. Deciderò il da farsi quando saranno ufficiali le condizioni di gioco e di viaggio verso l’Australia”.
