[the_ad id=”10725″]
Rafael Nadal batte per la quarta volta su 5 precedenti l’uruguaiano Pablo Cuevas. Finisce 6-3 6-7 6-3 in 2 ore e 19 minuti. Lo spagnolo non fa prigionieri neanche quest’oggi e accede così ai quarti di finale del Masters 1000 di Parigi Bercy per la sesta volta in carriera. Nulla da fare quindi per il giocatore sud americano che proprio in questo torneo è riuscito però a trovare in importanti vittorie dopo quasi 5 mesi di digiuno. Il numero 1 del ranking Atp è apparso anche quest’oggi in buona forma e tra lui e il titolo la strada pare a tutti breve. C’è da ricordare come Nadal qui a Parigi non abbia mai vinto in carriera e come quest’anno sia senza mezzi termini il favorito numero 1. Al prossimo turno l’iberico se la vedrà con la sorpresa della competizione, il serbo Krajinovic: un match sulla carta davvero molto interessante.
LA CRONACA: Entrambi i giocatori partono molto bene. Nadal mostra da subito un’ottima condizione al servizio. Inoltre in risposta Rafa continua, come già fatto ieri, a rimanere abbastanza vicino al campo cercando di trovare le giuste distanze dalla palla. Per Cuevas, che parte chiaramente da sfavorito, saranno improntati le percentuali in battuta e limitare il numero di gratuiti. L’uruguaiano corre da una parte all’altra del campo costretto dagli infernali ritmi che sostiene Nadal. Lo spagnolo si prodiga, tra le varie cose, in chiusure a rete per mettere pressione al rivale: la tattica funziona e arriva il break. Interessante è vedere Rafael colpire anticipando quasi sempre e aggredendo la palla. In un attimo si vola sul 4-1. Cuevas ci prova ma l’iberico è troppo superiore: finisce 6-3 in 35 minuti. Lo spagnolo con la prima fa più del 75% dei punti.
Il secondo parziale continua sulla farsa riga del primo. Nadal corre di qua e di là mostrando una ottima condizione fisica. Cuevas lotta ma Rafa è ancora una volta superiore: il break è immediato. L’uruguaiano sembra essere con un piede nella fossa quando improvvisamente ha un sussulto: in risposta riesce a trovare due vincenti consecutivi e ha riportarsi in corsa nel set. Tutto da rifare quindi per Nadal. Il sudamericano pare avere alzato il livello di gioco proprio al momento giusto e in questo momento di semi difficoltà Rafa decide di cambiare strategia è torna a rispondere lontano dal campo: un po’ come se non si fidasse del tutto di quella scelta tattica. Lo spagnolo non pare avere abbassato il livello e neanche Cuevas è particolarmente salito ma nel complesso la partita è più equilibrata e alla fine il tie-break è l’esito più corretto. Il primo che riesce a trovare un mini break è Nadal: lo spagnolo quest’oggi sembra in vena di regali e, come successo già durante il set, restituisce subito il vantaggio. Questa volta paga a caro prezzo la debacle. Cuevas stringi i denti e porta a casa il set: finisce 7-6 in 54 minuti di gioco.
All’alba del terzo set lo sguardo dello spagnolo è di chi vorrebbe essere già sotto la doccia e invece è ancora in campo a battagliare. Rafa ha molto da recriminare ma adesso non è il momento di pensarci. Il maiorchino d’esperienza mette giù la quarta marcia e porta a casa un break immediato. Nadal sembra entrato in versione carro armato e Cuevas può solo soccombere: aiutato anche dal punteggio è tornato a rispondere relativamente vicino al campo e il suo gioco sembra migliorato. A metà del set Pablo si ferma accusando un dolore alla mano destra: arriva il medical time out e il problema sembra risolto. Al rientro in campo l’iberico pare avere perso il ritmo però e l’uruguaiano trova un insperato contro break: 3-2. La partita si riapre nuovamente e Nadal l’ha già persa troppe volte di mano e non vuole ripetere l’errore: dopo il cambio campo in risposta si riporta avanti nel set. A quel punto la partita diventa normale amministrazione: finisce 6-3 6-7 6-3 in 2 ore e 19 minuti di gioco.