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Filip Krajinovic è in semifinale al Masters 1000 di Parigi Bercy. Il 25enne serbo ci arriva dopo la vittoria a tavolino grazie al ritiro di Rafa Nadal raggiungendo il punto più alto della sua carriera. I suoi risultati, splendidi per tutta la stagione, sono però meno sorprendenti di quanto uno si aspetti.
Krajinovic, infatti, è stato uno dei (tanti) beniamini di Nick Bollettieri, probabilmente il più rinomato scopritore di talenti del panorama tennistico. Proprio lui aveva paragonato il “suo” giocatore ad Andre Agassi, altro prodotto della famosa accademy. Il ragazzo di Sombor ha però avuto una carriera che fin dall’inizio si è distaccata da quella avuta dell’americano (anche se per lui i problemi non sono mancati) visto che solo ora entrerà per la prima volta in top 50. Anzi, fino a un anno fa certi livelli erano per lui impensabili, visto che per numerosi problemi fisici (a cui si aggiunge la poca umiltà dimostrata a quei tempi) rischiava perfino di uscire dalla top 300.
Il cambio di marcia coincide con la seconda parte del 2016, dove è però costretto allo stop dopo un infortunio durante un torneo a Como. Ma è nell’attuale stagione che Krajinovic svolta completamente e realizza una scalata di classifica impressionante. A Heilbronn, dove peraltro era partito dalle qualificazioni, vince il primo dei 5 Challenger che metterà in bacheca in questo 2017 (Marburg, Biella, Roma, Almaty e appunto Heilbronn) durante il quale batterà gente come Gombos, Garcia-Lopez, Pella e Fucsovics, che nei Challenger hanno sempre fatto la voce grossa. C’è però un italiano che da inizio stagione è riuscito a mandarlo a casa ben 3 volte: si tratta di Marco Cecchinato, che sulla terra è riuscito ad avere la meglio in tutte le occasioni tranne a Biella, dove il serbo ha poi trionfato.
Le prestazioni di Krajnovic non sono passate inosservate nel circuito, tanto che l’ATP lo ha inserito nella lista dei candidati al premio “Comeback of the year” in cui sono presenti anche i due veterani Federer e Nadal. Adesso, contro John Isner, sarà difficile andare oltre e raggiungere la finale. Quanto fatto in questa stagione, però, può bastare. Krajinovic nella peggiore delle ipotesi lascerà Parigi al 43simo posto del ranking. Per andare oltre, possiamo aspettare l’anno prossimo.