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Si ferma ai quarti la corsa di Lorenzo Sonego nel Master 1000 di Montecarlo. Il torinese si arrende, non senza lottare, al serbo Dusan Lajovic con il punteggio di 6-4, 7-5 in 1h e 48’ di gioco al termine di un incontro molto equilibrato e che l’azzurro è andato molto vicino ad allungare al terzo set.
PRIMO SET – Avvio di match equilibrato, sia Lajovic che Sonego tengono agevolmente i propri turni di servizio, malgrado entrambi diano il massimo per arrivare a palla break (il piemontese soffre un po’ solo nel primo game, ma si salva ai vantaggi). Anche nel quinto game il piemontese rischia, facendosi agganciare sul 30-30 (complice una percentuale di prime di servizio ben al di sotto del 50%), ma ritrovando proprio la prima e soprattutto con una super difesa da fondo sale 3-2. È Lajovic il primo a concedere una palla break, proprio sul 3-2 (che Sonego spreca sbagliando la risposta, con il serbo a salvarsi conquistando i due punti successi malgrado una difesa di pura abnegazione del torinese); nel settimo game però è il 23enne italiano a dover fronteggiare due occasioni di break, e se nel primo lo schema servizio-dritto riesce bene, nella seconda delle palle break Lajovic spinge tanto con il dritto e dopo aver cacciato lontano dalla riga di fondo l’azzurro lo infila con un chirurgico dritto incrociato dal centro del campo che gli vale il 4-3 con break a favore. Il 28enne di Belgrado sale agevolmente 5-3, e sul 5-4 va a servire per il parziale: qui Sonego abbozza una reazione, portandosi 15-30, ma con tre prime di servizio vincenti (due al corpo e una esterna sul rovescio dell’italiano) il serbo chiude il primo set per 6-4.
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SECONDO SET – I problemi al servizio per Sonego proseguono fin dall’inizio del secondo parziale, quando sotto 15-40 nel primo game cede immediatamente il break che porta Lajovic 1-0 e servizio, trasformato velocemente in 2-0. Un errore con il rovescio di Lajovic rianima l’italiano, che spinto dal pubblico schierato chiaramente a suo favore accorcia 2-1 e mette subito pressione il serbo nel quarto game, arrivando prima sul 30-30 e poi ai vantaggi, fino a conquistare anche una palla break; con un gran dritto in controbalzo (dopo una deviazione fortuita del nastro sul precedente colpo di Sonego) direttamente all’incrocio Lajovic si salva e chiude poi il game che lo porta 3-1. La chance buona per il piemontese arriva nel quinto game, quando il serbo sbaglia il dritto in uscita dal servizio e gli consegna un’altra palla break, stavolta sfruttata a dover con la stecca di rovescio di Lajovic che vale a Sonego il 3-3. Sul 4-4 l’italiano soffre, pur non concedendo palle break, ma ai vantaggi si salva e sale 5-4; qui l’azzurro spreca un set point, prima che un punto controverso (è dovuto scendere il giudice di sedia per conferma la chiamata del giudice di linea) consegni la parità a Lajovic. Da questo punto, con Sonego demoralizzato e innervosito per la chiamata, cambia totalmente l’inerzia del match: il serbo infila un parziale di 8 a 3 che prima gli regalano il break nell’11° game poi, al primo match, chiude l’incontro e conquista la prima semifinale in un Master 1000 della carriera.
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