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Roger Federer eliminato al secondo turno del Masters 1000 di Miami 2018. Thanasi Kokkinakis (numero 175 del mondo) compie l’impresa della vita e batte in rimonta lo svizzero con il punteggio di 3-6 6-3 7-6(4) accedendo al terzo turno del torneo in corso di svolgimento in Florida. Con questa sconfitta Rafael Nadal torna numero uno del mondo visto che l’elvetico difendeva la vittoria conquistata lo scorso anno. Era dal 2003 che un giocatore con un così basso ranking battesse il numero uno del mondo, allora era stato il numero 178 Francisco Clavet che sconfisse Lleyton Hewitt sempre al secondo turno di Miami.
Una partita molto emozionante dal punto di vista agonistico, anche se non sempre giocata su ritmi alti, decisa anzi spesso da scambi molto brevi. Rimonta di grande carattere da parte di Kokkinakis, che è salito con l’iniziare del secondo set soprattutto grazie al dritto e al servizio. Altro dispiacere al tie-break decisivo per Federer, ancora troppo poco presente nel momento clou del match come domenica in finale ad Indian Wells. Mentre lo svizzero perderà da lunedì la prima posizione mondiale ai danni di Nadal, continua per Kokkinakis un torneo che ora si fa davvero interessante: al terzo turno se la vedrà con Fernando Verdasco.
Si tratta del primo confronto diretto tra i due, con Federer all’esordio a Key Biscayne, dove difende il titolo dello scorso anno e Kokkinakis che invece arriva al secondo turno dopo aver passato le qualificazioni e, successivamente, il francese Calvin Hemery, anch’egli proveniente dalle qualificazioni.
Appare subito abbastanza sciolto in campo Federer, che tiene benissimo i primi due turni di battuta, cercando di mettere in difficoltà l’australiano soprattutto dal lato del rovescio. Dopo un buon primo turno di battuta, infatti, Kokkinakis incontra i primi grossi problemi nel quarto gioco. Il dritto funziona molto meglio rispetto al rovescio, ma senza l’ausilio della prima la situazione si complica enormemente: avanti 40-15, il numero 175 del mondo non riesce infatti più ad incidere e Federer può finalmente prendere campo in risposta. Alla seconda palle break per l’elvetico, anche il dritto tradisce Kokkinakis, che si ritrova così sotto 3-1 dopo pochi minuti. Contro un Federer col 77% di prime in campo e il 75% di punti vinti, Kokkinakis non ha praticamente alcuna per ricucire lo strappo del quarto gioco e il solo break di differenza basta ad un Federer molto centrato anche dal punto di vista fisico per archiviare il primo parziale col punteggio di 6-3 in 35 minuti di gioco.
In avvio di secondo set è bravo il 21enne di Adelaide a giocare con grande attenzione nel momento più complicato, salvando infatti il proprio turno di battuta dopo essere risalito da un pericoloso 30-40. I primi problemi per Federer, autore di 45 minuti di buonissimo tennis, arrivano però nel quarto game: in un sorprendente passaggio a vuoto, il numero 1 del mondo commette tre errori assolutamente inusuali per lui, che lo mandano così Kokkinakis avanti di un break, a condurre 3-1 nel secondo parziale. Esce ancora più carico dal quinto game il classe 1996, che dopo il 42% di prime in campo nel set perso, recupera proprio grazie al servizio da 0-30 e riesce a confermare il break issandosi sul 4-1. Lo svantaggio innervosisce ancor di più Federer, che continua ad essere molto più falloso rispetto al primo set: col servizio, lo svizzero è costretto a salvare un’altra opportunità di break per l’avversario. Nel momento clou del set, dal canto suo, Kokkinakis non sente la pressione e pareggia con carattere il computo dei set con lo score di 6 giochi a 3. La minore aggressività di Federer, aiuta non poco il “gemello” di Nick Kyrgios, che nel corso del secondo set ritrova il grande apporto del servizio e del dritto, fondamentali per restare a galla in una partita giocata spesso da entrambi su punti molto veloci.
Prevedibilmente teso, nelle sue fasi iniziali, è il terzo parziale, in cui entrambi i tennisti possono contare sul servizio: qualche difficoltà in più per l’australiano che anche negli scambi riesce però a tenere testa al campione di Basilea, impattando sul 2-2. Mentre Federer riesce progressivamente a ritrovare i propri colpi, Kokkinakis si dimostra ancora mentalmente pronto per rimanere quanto meno aggrappato al punteggio: emozionante è infatti il quinto gioco, quando Federer si vede annullare, anche per proprie responsabilità, due palle break, mentre l’australiano lo aggancia, con tanta fatica ma anche tanto coraggio, sul 3-3. L’equilibrio, mentre il pubblico dello Stadium 1 è sempre più acceso, resiste, con i due giocatori che difendono bene i propri turni di battuta fino ad arrivare ad un giusto tie-break, unico degno giudice del destino dei due. Il momento decisivo arriva sul 4-3 in favore di Kokkinakis, quando Federer non riesce a tenere in campo un recupero dopo un pesantissimo dritto dell’australiano e perde un fatale servizio, che un Kokkinakis perfetto nello gestire le emozioni riesce a gestire fino chiudere la giornata e la vittoria più bella della propria giovane ma sfortunata carriera col punteggio finale di 3-6 6-3 7-6(4). Vince mostrando grandissime qualità il numero 175, sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista tecnico: la potenza del dritto e del suo servizio, abbinata al suo ardore agonistico e alla partecipazione di un Federer ancora troppo falloso nel tie-break decisivo, dopo quello già perso domenica in finale ad Indian Wells, hanno regalato una enorme gioia al 21enne. Indipendentemente dal torneo di Miami, che ora per lui va avanti con la sfida che lo opporrà a Fernando Verdasco, Thanasi Kokkinakis ha oggi dimostrato di essere pronto a riappropriarsi del proprio destino di tennista, che sembrava oramai sfuggitogli di mano dopo i tantissimi problemi fisici, per colpa dei quali ha perso più di un anno tra il 2015 e il 2016. Federer, con questo risultato, perderà invece la vetta della classifica mondiale e salterà tutta la stagione sulla terra rossa.